I raggi ultravioletti disattivano il coronavirus, i risultati di uno studio italiano
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

I raggi ultravioletti disattivano il coronavirus, i risultati di uno studio italiano

Laboratorio vaccino Coronavirus

I raggi ultravioletti disattivano il coronavirus. I risultati di uno studio italiano.

MILANO – I raggi ultravioletti disattivano il coronavirus. A dirlo è uno studio italiano condotto dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’Istituto nazionale dei tumori e quello di astrofisica.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Clerici: “In spiaggia senza mascherina”

A spiegare i risultati di questo studio è stato il professore Mario Clerici, primo firmatario della ricerca e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi ai microfoni del Corriere della Sera.

Abbiamo utilizzato delle lampade a raggi Uv di tipo C. Sono queste sono state posizionate gocce di liquido di diverse dimensioni per simulare quello che potrebbe essere uno starnuto o una conversazione a distanza inferiore rispetto a quella di un metro. Abbiamo valutato una dose bassa di virus, una dose cento volte più alta e una mille volte più alta. In tutti tre i casi la carica virale è stata inattivata in pochi secondi al 99,9% […]. I nostri esperimenti portano ad affermare che in spiaggia si può stare senza mascherina. Le goccioline che possono essere emesse da un eventuale soggetto positivo vengono colpite dai raggi solari e la carica virale è disattivata in pochi secondi. Il discorso potrebbe valere anche per superfici di ogni genere“.

Seconda ondata

Il professore si è soffermato anche su una possibile seconda ondata: “Potrebbe esserci anche se ridotta visto che il virus sarà indebolito. Quello che vediamo oggi è lo stesso di febbraio e marzo, ma i raggi solari lo inattivano rendendo più difficile la trasmissione da un soggetto all’altro e anche la replicazione all’interno di un organismo. Il virus, come tutti gli altri, si adatterà all’uomo, ma in Italia stiamo assistendo a un rallentamento che sembra essere collegato principalmente a motivi ambientali“.

Uno studio che conferma un andamento meno aggressivo da parte del virus dovuto alle alte temperature.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:17

Bambino positivo al coronavirus al centro estivo, educatore e compagni del suo gruppo in quarantena

nl pixel