Due consiglieri chiedono lo stop al suo programma su Rai 3
La situazione si infiamma intorno al caso Barbareschi, con ulteriori controversie che emergono. Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha fatto un’esposizione riguardo alla cancellazione del programma di Barbareschi.
Il Corriere della Sera rivela che due membri del Consiglio di Amministrazione, Francesca Bria (dell’area del Partito Democratico) e Riccardo Laganà (dipendente della Rai), hanno richiesto la cancellazione della seconda edizione del programma condotto da Luca Barbareschi, intitolato “In Barba a tutto”, che sarebbe previsto per il 2023 nel genere Cultura.
La motivazione di questa richiesta è un’intervista recente in cui Barbareschi ha affermato che “le attrici che denunciano molestie cercano pubblicità”.
Nella lettera inviata, i due consiglieri di amministrazione affermano: “Riteniamo estremamente gravi le parole del signor Barbareschi e chiediamo che, in considerazione delle politiche di valorizzazione e tutela delle donne che sono state fortemente volute e sostenute da questo Consiglio di Amministrazione, nonché per evitare danni all’immagine e ulteriori polemiche per il servizio pubblico, l’attuale dirigenza valuti la cancellazione del suddetto programma”.
La replica di Barbareschi non si è fatta attendere, come riportato dal Corriere: “Momenti comici nella Rai. Io non ho alcun contratto, quindi si tratta di una censura preventiva basata su un mio legittimo pensiero, del resto assolutamente rispettoso delle donne. Il mio programma televisivo è ancora in palinsesto, anche se il contratto non è stato ancora firmato. Se ciò accadesse, sarei costretto ad intentare una causa contro i membri del Consiglio di Amministrazione per il danno arrecato all’azienda, considerando che la precedente edizione del programma ha ottenuto ottimi risultati”.
La situazione appare tesa e si preannuncia una possibile battaglia legale se il programma di Barbareschi verrà effettivamente cancellato.