Sciopero dei giornalisti Rai: il 6 maggio per protestare contro carenze di organico, controllo asfissiante e altre problematiche.
Per il 6 maggio 2024 è stato annunciato uno sciopero dei giornalisti della Rai. Quest’ultimi si asterranno dal lavoro per 24 ore: dalle 5.30 del lunedì fino alle 5.30 del giorno seguente.
Come riportato da Adnkronos.com, questa mobilitazione è stata annunciata dall’Usigrai, il sindacato dei giornalisti della Rai, a seguito di un fallito tentativo di mediazione con l’azienda.
Motivi dello sciopero dei giornalisti Rai
L’Usigrai ha delineato una serie di motivi che hanno portato alla decisione dello sciopero. Uno dei punti centrali è il “controllo asfissiante sul lavoro giornalistico“, con il rischio che la Rai venga ridotta a un semplice “megafono del governo“.
Questo problema di interferenza è ritenuto particolarmente critico in un contesto mediatico che dovrebbe essere indipendente e imparziale. Inoltre, il sindacato sottolinea l’assenza di un chiaro piano industriale che includa una strategia per l’informazione della Rai.
Questo problema è aggravato da carenze di organico in tutte le redazioni, che incidono sulla capacità della Rai di fornire un servizio di qualità. L’Usigrai critica anche la mancata sostituzione delle maternità e la disdetta dell’accordo sul premio di risultato, senza una reale disponibilità alla trattativa.
L’impatto sulle trasmissioni
Il sindacato riconosce che questo sciopero avrà un impatto sulle trasmissioni, ma ritiene che sia una mossa necessaria per difendere i diritti dei lavoratori e l’integrità del servizio pubblico.
Tuttavia, ci saranno delle eccezioni. I giornalisti del Giornale Radio Rai che saranno già impegnati in uno sciopero il 27 aprile non potranno partecipare alla mobilitazione del 6 maggio, in conformità con le regole stabilite dalla Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Prima dello sciopero del 6 maggio, l’Usigrai ha annunciato una serie di iniziative sindacali per sensibilizzare il pubblico e aumentare la pressione sull’azienda. Queste azioni sono state approvate dall’assemblea dei rappresentanti sindacali del 17 aprile.
Il sindacato ha inoltre espresso preoccupazione per il rifiuto della Rai di condurre una selezione pubblica per i giornalisti e per la mancata stabilizzazione dei colleghi precari.