Dettagli sull’attacco combinato russo (537 droni e missili) in Ucraina, la perdita dell’F‑16 ucraino e le reazioni americane e polacche.
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha vissuto una delle sue notti più intense, segnando un nuovo picco nella guerra con un attacco aereo che l’Aeronautica ucraina ha definito “attacco record russo, 537 missili e droni”. L’offensiva, che ha coinvolto diverse regioni ucraine tra cui Kiev e Leopoli, ha portato alla perdita di un F‑16 ucraino e alla morte del suo pilota, mentre l’Europa dell’Est è tornata in massima allerta.

Attacco combinato su larga scala
Nella notte, le forze armate russe hanno scatenato un “attacco combinato su larga scala”, utilizzando bombardieri strategici Tu‑95MS, aerei MiG‑31K, e una varietà di armamenti tra cui “477 droni (211 abbattuti e 225 scomparsi dai radar); 4 missili Kh‑47M2 Kinzhal; 7 missili balistici Iskander-M/KN‑23 (uno abbattuto); 41 missili da crociera Kh‑101/Iskander‑K (33 abbattuti e uno scomparso); 5 missili Kalibr (4 abbattuti); 3 missili S‑300”. Si tratta del raid più massiccio dall’inizio della guerra.
Durante l’attacco, l’Ucraina ha perso un altro F‑16. “Il pilota ha utilizzato tutte le armi di bordo e ha abbattuto sette bersagli aerei. Nell’abbattere l’ultimo, il suo aereo ha subito danni e ha iniziato a perdere quota”, ha comunicato l’Aeronautica ucraina su Telegram. Il pilota, consapevole del pericolo per i civili, “ha fatto tutto il possibile e ha pilotato il jet lontano da un insediamento”, ma non ha avuto il tempo di lanciarsi fuori. Si tratta della terza perdita di un F‑16 in guerra, ha dichiarato l’esercito ucraino.
Jet polacchi in volo
La reazione non si è fatta attendere. Aerei militari polacchi e “alleati” sono stati fatti decollare nella notte. “In relazione all’attacco della Russia, che sta colpendo obiettivi sul territorio ucraino, aerei polacchi e alleati hanno iniziato a operare nel nostro spazio aereo”, ha riferito il comando operativo delle forze armate polacche su X, precisando che “coppie di caccia in servizio sono state fatte decollare e i sistemi di difesa aerea e di ricognizione radar terrestri hanno raggiunto il massimo stato di prontezza”.
Sul piano diplomatico, il Cremlino ha ribadito la propria posizione. “La Russia può essere spinta al tavolo delle trattative solo con la logica e le argomentazioni. È impossibile spingere la Russia con la pressione o la forza”, ha detto il portavoce Dmitri Peskov, citato dalla Tass. Ha aggiunto: “Quanto più grave è il pacchetto di sanzioni, che riteniamo illegale, tanto più grave sarà il contraccolpo. Dopotutto, è un’arma a doppio taglio”. Come riportato da ansa.it
A margine della crisi, si segnala un canale ancora aperto tra USA e Russia. “Ho avuto una conversazione telefonica con il mio collega americano e ci siamo riservati reciprocamente la possibilità di chiamarci in qualsiasi momento per discutere questioni di interesse”, ha dichiarato Sergei Naryshkin, direttore del Servizio di Intelligence Estero russo.