Nuovo raid Usa a Baghdad, ucciso comandante delle milizie filo-iraniane

Nuovo raid Usa a Baghdad, ucciso comandante delle milizie filo-iraniane

Baghdad, nuovo raid degli Usa. Sarebbe rimasto ucciso Shibl al Zaidi comandante delle milizie filo-iraniane. I miliziani non confermano il decesso.

A poche ore dall’attacco che ha portato alla morte di Soleimani e che potrebbe cambiare il corso della storia, gli Usa colpiscono a Baghdad con un nuovo attacco, uccidendo questa volta uno dei capi della milizia filo-iraniana.

Baghdad, nuovo raid degli Usa, ucciso leader delle milizie filo-iraniane

L’attacco è avvenuto nella tarda serata di venerdì, a nord di Baghdad. Il raid statunitense avrebbe causato sette morti e almeno tre feriti che sarebbero in gravi condizioni. Nell’attacco sarebbe stato ucciso Shibl al Zaidi, uno dei comandanti delle Brigate Imam Ali, che rientra in una formazione filo-iraniana.

Esercito

La versione dei miliziani: Shibl al Zaidi sarebbe vivo, gli Stati Uniti avrebbero attaccato un convoglio medico

La morte del leader è stata annunciata da Press Tv ma non ha trovato conferme ufficiali. I miliziani smentiscono la morte del comandante e sostengono che il raid Usa avrebbe colpito un convoglio medico.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/USarmy

Sale la tensione dopo i raid usa a Baghdad

In poche ore il livello di tensione è cresciuto in maniera esponenziale, al punto che secondo la maggior parte degli osservatori internazionale non esisterebbe altra alternativa al conflitto armato tra Iran e Stati Uniti d’America.

L’escalation di dimostrazioni di forza sarebbe arrivata a un punto di non ritorno con la morte di Soleimani. Dopo l’uccisione del Generale migliaia di persone si sono riversate in piazza chiedendo vendetta contro gli Usa. Il mondo sciita si è compattato contro il nemico comune con un solo scopo: piegarlo.

Dal suo canto Donald Trump non si è tirato indietro e ha deciso di mandare rinforzi in Medio Oriente. La sensazione è che non si tratti di una mossa esclusivamente difensiva per non essere spazzati via dai territori in cui si trovano. La sensazione è che in caso di guerra con l’Iran l’America vuole essere sicura di essere pronta a vincerla.