Rapine nei laboratori orafi: scoperte armi e droga

Rapine nei laboratori orafi: scoperte armi e droga

Attraverso diverse attività investigative gli inquirenti hanno scoperto un arsenale di armi forse utilizzate per rapine nei laboratori orafi.

La polizia ha portato avanti un’indagine sulle rapine nei laboratori orafi. Per citarne qualcuna, quella a Cimiano di novembre 2021, in cui vennero rubati diversi milioni di euro. Attraverso l’indagine gli inquirenti hanno scoperto armi e munizioni, e anche divise della guardia di finanza.

Si tratta di giri di droga e armi, ma il ritrovamento più sconcertante è quello delle divise delle guardie di finanza. A condurre le indagini gli agenti della squadra mobile di Milano. In seguito ad una serie di perquisizioni avvenute a seguito di diverse rapine in alcuni laboratori orafi, è stato sequestrato diverso materiale.

La rapina del 4 novembre 2021

In particolare si ricorda il caso della rapina milionaria avvenuta durante la mattinata del 4 novembre del 2021 in via Assab a Milano (zona Cimiano). In questa occasione cinque rapinatori entrarono nel laboratorio subito dopo la sua apertura, immobilizzarono i dipendenti fecero aprire la cassaforte alla titolare. Secondo gli inquirenti, alcune delle armi sequestrate durante il blitz potrebbero essere quelle utilizzate durante la rapina del 2021.

Trovate armi, droga e divise della guardia di finanza

Le perquisizioni sono due in totale. Durante la prima, avvenuta all’interno del solaio di un’abitazione a Corvetto, gli inquirenti hanno trovato un fucile a pompa Franchi calibro 12, una pistola (rubata) Browning calibro 22, una pistola (con matricola abrasa) Beretta calibro 7,65 e munizioni compatibili con queste stesse armi.

Oltre alle armi, sempre nel solaio gli inquirenti hanno rinvenuto un chilo di cocaina in buste e alcune divise della guardia di finanza con tanto di distintivo che ne imita la foggia. Durante la seconda perquisizione, avvenuta in un appartamento, gli inquirenti hanno trovato le divise di alcune note aziende del settore logistica e spedizioni e di aziende municipalizzate di gestione dei rifiuti.

Gli inquirenti hanno condotto anche un arresto nei confronti di un uomo di 65 anni, già noto alle forze dell’ordine. Secondo quanto appreso, l’uomo era in possesso di una carta d’identità falsa: le generalità appartenevano ad una persona esistente, ma la foto era diversa.