Vaccini, il nuovo rapporto dell’Aifa: in Italia undici casi di trombosi e quattro decessi

Vaccini, il nuovo rapporto dell’Aifa: in Italia undici casi di trombosi e quattro decessi

Vaccini, il rapporto dell’Aifa: in Italia undici casi di trombosi e quattro decessi. Episodi avvenuti entro due settimane dall’iniezione.

ROMA – Undici casi di trombosi in Italia e quattro decessi. Sono questi i numeri evidenziati dal nuovo rapporto dell’Aifa sui vaccini. Come riportato dal documento, citato da La Repubblica, al 26 marzo sono stati segnalati undici episodi entro due settimane dall’iniezione e quattro decessi.

Numeri che hanno portato l’Aifa a consigliare AstraZeneca sopra i 60 anni di età, fascia in cui non si sono osservati casi di trombosi. La maggior parte degli effetti collaterali per i tre vaccini, comunque, non sono gravi.

Fondazione Gimbe sui vaccini: “Serve una fornitura regolare”

I vaccini sono stati al centro anche dell’ultimo monitoraggio da parte della Fondazione Gimbe. Nel commento dei dati il presidente Nino Cartabellotta ha ribadito la necessità di avere tutte le dosi a disposizioni per poter guardare con fiducia al futuro.

Per il secondo trimestre – si legge – l’Italia dispone sulla carta di un portafoglio di oltre 52 milioni di dosi di vaccini a cui si aggiungeranno di 6,7 milioni di dosi Pfizer/BioNTech che saranno consegnate in anticipo. Ma per raggiungere l’obiettivo ambizioso di 500mila vaccinazioni al giorno è necessaria una fornitura regolare da parte di tutte le aziende per garantire 3,5 milioni di dosi a settimana, un risultato condizionato da varie criticità“.

Vaccino Covid

“Mettere in sicurezza gli over 70 e i fragili”

La Fondazione Gimbe si è soffermata sulle riaperture: “Se gli effetti di un’Italia rosso-arancione si protrarranno per almeno 3 settimane – si legge – il progressivo ritorno al giallo determinerà una risalita della curva epidemia. Inoltre, in tempi brevi non esiste alcuna possibilità di ridurre i casi a 50 per 100mila abitanti […]. Infine, la progressione della campagna vaccinale permetterà di mettere in sicurezza, auspicabilmente prima dell’estate, over 70 e fragili con un notevole impatto su ospedalizzazioni e decessi, ma non sulla circolazione del virus. Ecco perché è importante inserire tra i parametri per le riaperture specifici target di copertura vaccinale per le categorie a rischio […]“.