Il rapporto Almalaurea sulle università: registrato un calo di 37mila matricole negli ultimi 15 anni.
ROMA – E’ stato pubblicato il rapporto di Almalaurea sulle università. Secondo quanto precisato da questo studio, gli atenei hanno registrato un calo di 37mila matricole nonostante una ripresa dall’anno accademico 2014/2015.
L’aumento non ha consentito alle immatricolazioni di recuperare il terreno perso in passato con una contrazione dell’11,2%. Il calo maggiore è stato registrato al Sud (-23,6%) tra diplomati tecnici e professionali e tra coloro che vengono da contesti familiari meno favoriti.
Età media dei laureati
Nel 2019 l’età media dei laureati è stata pari a 25,8 anni così suddivisa: 24,6 per i laureati di primo livello, 27,1 per i magistrali a ciclo unico, 27,3 anni per i laureati magistrali biennali.
Nell’ultimo decennio è aumentata la percentuale delle persone che concludono gli studi. Una regolarità che ha portato ad aumentare il numero dei laureati in Italia. Il voto è rimasto quasi immutato con la media che è del 103,1 su 110. Fra i laureati magistrali biennali la votazione finale è molto elevata, in particolare per un effetto di tipo incrementale rispetto alla performance ottenuta alla conclusione del percorso di primo livello.
Il mondo del lavoro
Il tasso di occupazione entro un anno dalla laurea è del 74,1% per i laureati di primo livello e del 71,7% di quelli di secondo livello. Un dato in aumento rispetto alle precedenti rilevazioni.
La retribuzione media è pari a 1.210 euro per i laureati di primo livello e di 1.285 per quelli di secondo livello. Anche in questo caso si è registrato un leggero aumento anche se non è servito a colmare la perdita avuta nel periodo più difficile della crisi economica che ha colpito i neolaureati. La forma contrattuale più diffusa nel 2019 è stata quella di un contratto a tempo determinato. Oltre la metà degli occupati considera il titolo di laura molto efficace per il proprio lavoro.