Nel 2020 posticipato il 99 per cento degli interventi per tumori a seno e prostata

Nel 2020 posticipato il 99 per cento degli interventi per tumori a seno e prostata

Pubblicato il Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici: rinviati quasi tutti gli interventi per tumori a seno e prostata.

ROMA – Il Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici è stato pubblicato e i numeri non sono sicuramente positivi. Nell’anno della pandemia sono stati posticipati quasi tutti gli interventi (99,5%) degli interventi per tumori a seno e prostata. Ma i numeri sono alti per quanto riguarda anche i tumori al colon retto (74,4%).

L’emergenza coronavirus, inoltre, ha portato ad una riduzione di due milioni e mezzo di screening tumorali con un ritardo compreso tra i 4 e i 5 mesi. Si tratta di numeri fortemente condizionati dalla paura di contagiarsi ma anche dalla pressione sui servizi sanitari che ha costretto molti nosocomi a riconvertire i reparti.

Cabina di regia

Una cabina di regia. E’ questa la richiesta avanzata dalla Favo. “Per la definizione di un piano serve una cabina di regia e soprattutto si deve inseguire la via indicata dall’Europa – si legge nel report riportato dall’Ansaprevedendo azioni, tempistiche e finanziamenti e modifiche regolatorie e legislative per superare questa emergenza oncologica. Ciò anche per rispondere alle gravi insufficienze rese più che mai evidenti dalla pandemia“.

Medico Ospedale

De Lorenzo: “Serve un finanziamento per l’attuazione del piano”

Prendiamo atto – ha detto il presidente di Favo De Lorenzo – di un primo risultato: l’impegno del Governo a promuovere un Piano oncologico nazionale, in linea con quello europeo. L’indispensabile passaggio successivo è la necessità di disporre del finanziamento per la sua attuazione. Solo in parte può essere coperto dai 4 miliardi destinati agli Stati membri che recepiranno i principi del Piano e che realizzeranno le diverse progettualità previste. La restante copertura non può che avvalersi del Recovery Plan“.

Serve anche la predisposizione, ormai indifferibile, di un Piano oncologico – ha aggiunto Giordano Beretta, presidente Aiom – l’ultimo elaborato risale al 2013 ed è scaduto nel 2016“.