Natale e Covid, i viaggi mancati fanno perdere 10,3 milioni di turisti

Natale e Covid, i viaggi mancati fanno perdere 10,3 milioni di turisti

Il rapporto di Confcommercio dopo il dpcm Natale: “I viaggi mancati fanno perdere 10,3 milioni di turisti”.

ROMA – E’ stato pubblicato il nuovo rapporto di Confcommercio dopo il dpcm Natale. Il divieto di muoversi porterà una perdita di 10,3 milioni di turisti e una cifra intorno agli 8 miliardi.

Una situazione che porterà le vacanze all’estate 2021. Il valore, come precisato in questo documento riportato dall’Ansa, è sceso di altri cinque punti attestandosi a 39 punti (il peggior dato di sempre).

Gli italiani programmano le prossime vacanze

La pandemia non frena la voglia di partire degli italiani. I cittadini interpellati guardano con fiducia al futuro e alle prossime vacanze. L’estate favorisce le località di mare (44%), mentre le montagne si fermano al 30%.

Non mancano le mete esotiche, ma molto probabilmente bisognerà aspettare fine 2021 e 2022. Difficilmente si potrà iniziare a muoversi all’estero nella prossima estate.

Coronavirus

Confturismo: “Il nostro settore riceve l’ennesimo colpo”

Il nuovo rapporto è stato commentato da Luca Patanè, presidente di Confturismo Confcommercio: “Il nostro settore, già prostrato, riceve l’ennesimo colpo durissimo con la chiusura agli spostamenti tra Regioni, addirittura tra Comuni nelle date clou, dettata dagli ultimi provvedimenti: sono regole che non consentono praticamente alcuna forma di turismo. Il turismo in sostanza è in lockdown da 10 mesi. Nel disegno di legge di Bilancio presentato al Parlamento del Governo non trova spazio una manovra ampia e dedicata al settore. Ci aspettiamo interventi celeri, molti dei sostegni annunciati non sono ancora arrivati alle imprese. Serve un’iniziativa di più ampio respiro. Anche sul Recovery Fund si sta perdendo tempo prezioso. Non vediamo progettualità, non vediamo azioni concrete per il turismo, non si è aperto nessun tavolo al Mibact: e dire che bastava semplicemente riproporre quello che ci aveva portati, nel 2016, a redigere il Piano strategico. Siamo al punto di un ritorno“. E la speranza resta quella di poter ripartire a gennaio.