Il rapporto Eurispes: nel 2020 persi 440mila posti di lavoro

Il rapporto Eurispes: nel 2020 persi 440mila posti di lavoro

Pubblicato il rapporto di Eurispes: nel 2020 persi 440mila posti di lavoro. Italiani sempre più poveri.

ROMA – E’ stato pubblicato il nuovo rapporto di Eurispes. “Secondo i dati di Banca d’Italia – ha detto il presidente Gian Maria Fara riportato dall’Adnkronosgià nei primi mesi di emergenza sanitaria la metà delle famiglie italiane abbia subìto una riduzione nel reddito familiare di circa il 15%. La situazione è particolarmente allarmante tra i lavoratori indipendenti: quasi l’80% ha subìto un calo nel reddito e per il 36% la caduta è di oltre la metà del reddito familiare. Mentre l’Istat segnala per il 2020 per la perdita di 440mila posti di lavoro“.

Prospettiva non rosea

Il futuro dell’Italia, però, non sembra essere roseo. “Le statistiche ufficiali parlano di 4,6 milioni di poveri assoluti nell’Italia pre-Covid – ha precisato il presidente Fara – un numero certamente inferiore alla realtà. Di appartenenti ad un ceto medio che arranca, anche se difficilmente identificabili. Già prima della pandemia il nostro Paese soffriva le conseguenze del ristagno dell’economia e dell’inasprimento delle disuguaglianze sociali. L’Italia risulta ai primi posti in Europa per livelli di disuguaglianza di reddito, e si segnala per la bassissima modalità sociale“.

Soldi euro

Lavoro e Covid

Il rapporto si è anche soffermato sui contagi sui luoghi di lavoro. Secondo le denunce presentate all’Inail, il numero maggiore di casi è stato registrato tra le donna (70 su 100). Il dato è in controtendenza se si pensa agli infrotuni soliti sul lavoro che, solitamente, si fermano al 36%.

Dati che sembrano confermare quanto visto nelle scorse settimane. La ripresa delle attività lavorative ha portato ad un aumento dei contagi tra le categorie professionali almeno in un primo momento. La situazione ora dovrebbe essere ritornata ai livelli normali anche per la questione vaccinazioni. E il secondo semestre è destinato ad avere un calo importante dei numeri anche per l’inizio delle somministrazioni in azienda.