Rapporto Istat-Iss, in quasi 9 casi su 10 il coronavirus è stata la causa diretta del decesso dei pazienti

Rapporto Istat-Iss, in quasi 9 casi su 10 il coronavirus è stata la causa diretta del decesso dei pazienti

Rapporto Istat-Iss sui decessi per coronavirus: in quasi 9 casi su 10 il Covid-19 è stata la causa di morte.

ROMA – E’ stato pubblicato il rapporto Istat-Iss sui decessi per coronavirus. Secondo quanto si legge nel documento citato dal Corriere della Sera, il Covid-19 è stata la causa direttamente responsabile della morte nell’89% dei casi.

In quasi 9 casi su 10, quindi, il decesso è strettamente legato al virus che ormai da diversi mesi sta circolando in tutto il mondo. Gli altri pazienti hanno perso la vita per le malattie giù presenti che avrebbero potuto condurli alla morte anche senza l’avvento del coronavirus.

Accertamenti in corso

Il rapporto ha preso in esame, per il momento, quasi cinquemila schede sulle 31.573 arrivate alla sorveglianza nazionale Covid-19 fino al 25 maggio. Numeri che saranno rivisti nelle prossime settimane quando saranno analizzati anche gli altri decessi.

Gli autori di questo studio hanno confermato come il coronavirus può essere letale anche da solo visto che “il 28,2% dei pazienti non avevano problemi di salute, indipendentemente da sesso e età“.

Onder: “Al numero totale dei decessi dovremmo togliere un 10%”

I dati sono stati commentati da Graziano Onder, professore del dipartimento malattie cardiovascolari e dell’invecchiamento dell’Iss: “Probabilmente – ha detto il medico al Corriere della Seranon tutti i morti sono attribuiti al virus sono legati a quello. Al numero totale, quindi, dovremmo togliere un 10% tenendo però conto che molte vittime dell’epidemia sono sfuggite perché tra marzo e aprile, in piena emergenza, non a tutte è stato possibile fare il tampone“.

Numeri, quindi, che saranno rivisti nelle prossime settimane con l’Istituto Superiore di Sanità che sarà chiamato ad analizzare le altre schede arrivate nelle scorse settimane. Ricordiamo che si tratta di decessi avvenuti fino al 25 maggio, quando il virus era ancora molto aggressivo nel nostro Paese. Successivamente si valuteranno anche i decessi di giugno e luglio.