Dati Istat, ad aprile deciso calo delle vendite al dettaglio . Diminuzione legata alle vendite di beni non alimentari.
L’Istat registra un nuovo calo delle vendite al dettaglio nel mese di aprile, con una diminuzione del 10,5% rispetto al mese di marzo.
Istat, ad aprile nuovo calo delle vendite al dettaglio
Il calo, come registrato dall’Istat, è legato soprattutto ai beni non alimentari, che fanno registrare un calo del 24 per cento. La diminuzione è ovviamente legata alla chiusura forzata delle attività nei giorni del lockdown per l’emergenza coronavirus.
“Ad aprile 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione rispetto a marzo del 10,5% in valore e dell’11,4% in volume. Come per lo scorso mese, a determinare il forte calo sono le vendite dei beni non alimentari, che diminuiscono del 24,0% in valore e del 24,5% in volume, mentre quelle dei beni alimentari aumentano in valore (+0,6%) e sono in diminuzione in volume (-0,4%)“, recita la nota dell’Istat.
“Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per tutti i gruppi di prodotti. Le diminuzioni maggiori riguardano calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-90,6%), mobili, articoli tessili e arredamento (-83,6%), abbigliamento e pellicceria (-83,4%) e giochi, giocattoli, sport e campeggio (-82,5%), mentre il calo minore si registra per i prodotti farmaceutici (-3,5%)“, prosegue il rapporto dell’Istat.
In deciso aumento il commercio elettronico
Anche ad aprile si conferma la crescita del commercio elettronico che aumenta del 27,1%.
“Rispetto ad aprile 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 16,4% per la grande distribuzione e del 37,1% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del 45,2% mentre è in deciso aumento il commercio elettronico (+27,1%)“.