Il nuovo allarme della Cnel: aumentate le diseguaglianze sociali

Il nuovo allarme della Cnel: aumentate le diseguaglianze sociali

Il ‘Rapporto sul Mercato del lavoro e la contrattazione 2020’ del Cnel ha evidenziato l’aumento delle diseguaglianze sociali.

ROMA – E’ stato presentato il Rapporto sul Mercato del lavoro e la contrattazione 2020 del Cnel. Secondo il documento, riportato dall’Agi, “il mercato del lavoro all’inizio 2021 presenta più ombre che luci e la situazione è destinata molto probabilmente ad accentuarsi e diventare esplosiva con l’interruzione della cassa integrazione e la fine del blocco dei licenziamenti“.

“Si teme – si legge – che una parte degli esuberi verrà sicuramente assorbita dall’economia sommersa non riuscendo a trovare un’occupazione in regola andando ad aumentare la quota già aumentata negli ultimi anni di lavoro nero”.

Giovani e donne

Una crisi che ha affossato ancora di più i giovani e le donne: “Lo scarso investimento pubblico sulle nuove generazioni – ha precisato la Cnel – è il principale nodo che vincola al ribasso le possibilità di crescita italiane, da sciogliere prima ancora sul piano del rapporto tra giovani e lavoro, su quello più alto delle nuove generazioni nel modello di sviluppo del Paese. Se non si inverte questa tendenza non solo si pregiudicano le prospettive economiche del Paese, ma si rischia di alterare in profondità il patto fra le generazioni che è un elemento costitutivo dell’assetto sociale, della sua equità e stabilità“.

Scuola

Un passaggio anche sulla situazione scolastica in Italia: “Con la chiusura delle classi e l’adozione della didattica a distanza ha esposto ad una forte crescita del rischio di dispersione scolastica. Con la conseguenza di inasprire non solo le diseguaglianze generazionali ma anche quelle sociali“.

Una situazione di emergenza rivendicata anche dalla ministra Azzolina. Nel nuovo dpcm potrebbero inserite novità importanti anche per quanto riguarda la scuola. Le differenze nella maggioranza ci sono e per questo motivo è esclusa una nuova battaglia nel Consiglio dei ministri tra la titolare del Miur e il Partito Democratico.