Rc auto, prezzi in calo nel secondo trimestre 2020

Rc auto, prezzi in calo nel secondo trimestre 2020

Prezzi in calo nel secondo trimestre del 2020 per quanto riguarda l’Rc auto. Pesano anche gli effetti del coronavirus.

Un indagine Ivass sul terzo trimestre 2020 sull’Rc auto evidenzia una sensibile diminuzione dei costi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ossia del 2019.

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Rc auto in calo nel terzo trimestre del 2020

Il prezzo effettivo medio della garanzia r.c. auto per il secondo trimestre del 2020 è di 383 euro, in diminuzione del 5,4 per cento su base annua (circa 22 euro)”, recita la nota stampa del’Ivass che registra quindi una diminuzione del 5,4% su base annua. Come specificato nel comunicato si parla di un risparmio di 22 euro circa. Non parliamo di una svolta dal punto di vista del bilancio economico dell’individuo o del nucleo familiare ma parliamo pur sempre di un risparmio.

Nel mese di aprile il premio si è ridotto del 5,9 per cento mentre a maggio e giugno la riduzione è stata rispettivamente del 5,4 per cento e del 4,9 per cento. La diminuzione dei prezzi durante il trimestre riflette altresì una riduzione del 3,4 per cento del numero di contratti (nel solo mese di aprile le sottoscrizioni sono state inferiori dell’8,6 per cento rispetto all’analogo del periodo dell’anno precedente), un maggior utilizzo della scatola nera e un aumento della percentuale di sconto di tariffa“, prosegue la nota.

euro

Effetto coronavirus

Sulla diminuzione dei prezzi pesa anche l’effetto coronavirus, con le restrizioni imposte durante il lockdown e la crisi economica che ha abbattuto le immatricolazioni. E questo ha portato a una riduzione dei contratti stipulati.

L’indagine ha rilevato una significativa variabilità della riduzione a livello mensile che probabilmente riflette le restrizioni alla circolazione disposte in conseguenza della pandemia”.

Il fattore geografico

È degno di nota il fattore geografico. Come riportato dall’Ivass, la riduzione dei prezzi dell’Rc auto è decisamente più marcata al Sud Italia, mentre al Nord e al Centro la riduzione è decisamente meno sensibile.