Venti di guerra tra Usa e Iran, Salvini si ‘smarca’ dal Governo: “Grazie Trump”

Venti di guerra tra Usa e Iran, Salvini si ‘smarca’ dal Governo: “Grazie Trump”

Le reazioni della politica italiana sulla possibile guerra tra Usa e Iran. Salvini sta con Trump. La Farnesina: “Sviluppi preoccupanti”.

ROMA – Le reazioni della politica italiana sulla possibile guerra tra Usa e Iran sono state molto diverse. Da una parte il Governo, con la Farnesina in prima linea, ha espresso preoccupazione per quanto sta accadendo in questi momenti in Iraq.

Posizione completamente diversa da parte di Matteo Salvini che non ha perso tempo per attaccare nuovamente la maggioranza e schierarsi al fianco di Donald Trump. Soffiano venti di guerra nel mondo con l’Italia che è chiamata a occupare una posizione importante.

Tensione Usa-Iran, Salvini al fianco di Donald Trump

Dopo aver attaccato il governo italiano sulla questione libica, l’ex ministro dell’Interno si è schierato al fianco di Donald Trump e di conseguenza degli Stati Uniti in questa presunta guerra contro l’Iran.

Donne e uomini liberi – ha scritto su Facebookalla faccia dei silenzi pavidi dell’Italia e dell’Unione Europea, devono ringraziare Trump e la democrazia americana per aver eliminato uno degli uomini più pericolosi e spietati al mondo, un terrorista islamico, un nemico dell’Occidente, di Israele, dei diritti e delle libertà“.

Roma 10/09/2019 – voto sulla fiducia al Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Matteo Salvini

Farnesina e Pd preoccupati

Preoccupazione da parte del Governo. La Farnesina in una nota ha ribadito che “i nuovi focolai di tensione non sono nell’interesse di nessuno e rischiano di essere terreno fertile per terrorismo e l’estremismo violento”. Per questo si chiede a tutti gli attori in campo di “agire con moderazione e responsabilità, mantenendo aperti i canali di comunicazione”.

Sulla vicenda è intervenuto anche Matteo Renzi su Twitter: “Il 2020 della nostra politica è iniziato con sterili discussioni da cortile. Quello che sta accadendo in Libia e in Medio Oriente dovrebbe farci cambiare passo e chiamare l’Italia a tornare ad avere un ruolo in politica estera”.

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