Dure le reazioni politiche all’attacco alla centrale nucleare di Zaprozhzhia. Draghi: “L’Europa risponda unita”.
ROMA – Sono state diverse le reazioni politiche dopo l’attacco alla centrale nucleare di Zaprozhzhia in Ucraina. In una nota riportata sul sito ufficiale di Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio ha condannato quanto successo e parlato di “un attacco scellerato da parte della Russia contro la sicurezza di tutti. L’Unione Europea deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei“.
Blinken: “Pronti se c’è un conflitto”
Anche Blinken ha condannato questo gesto e ribadito che “gli Stati Uniti sono pronti ad entrare in guerra in caso di una nuova escalation. In questo momento noi non cerchiamo il conflitto e la Nato è una alleanza difensiva“.
Borrell, riportato dall’Ansa, invece ha ricordato come “la Russia sta usando armi severamente vietate dalla Convenzione di Ginevra e ci sono numerose perdite civili. E’ importante avviare una missione per individuare eventuali crimini di guerra da parte di Mosca“. Insomma, si tratta di posizioni davvero molto dure nei confronti della Russia e vedremo se in futuro ci saranno dei possibili passi indietro da parte di Putin per provare ad evitare sanzioni davvero pesanti.
Putin sempre più isolato
Vladimir Putin è sempre più isolato. Le ultime vicende confermano un presidente russo solo e difficilmente questa situazione potrà cambiare nei prossimi giorni. Vedremo, quindi, se alla fine ci sarà il tanto atteso passo indietro per consentire alla Russia di evitare conseguenze ancora più gravi oppure se da parte del presidente russo sarà confermata la sua linea e di conseguenza ci saranno delle decisioni molto più dure nei confronti di Mosca.