Le reazioni politiche al risultato del referendum: le dichiarazioni
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Referendum, Di Maio: “Un risultato storico”. Zingaretti: “Ora avanti con le riforme”. Lega: “Sciogliere le Camere”

Luigi Di Maio

Le reazioni politiche al risultato del referendum. Di Maio: “Oggi è un risultato storico”.

ROMA – Le reazioni politiche al risultato del referendum. Il primo a commentare le proiezioni è stato Luigi Di Maio con un post su Facebook: “Quello raggiunto è un risultato storico – si legge nel post – torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. E’ la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il MoVimento 5 Stelle tutto questo non sarebbe mai successo“. Che poi davanti ai giornalisti ha aggiunto: “E’ una vittoria di tutti, una vittoria del popolo […]“.

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È la riforma degli italiani. Seguitemi. ??

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Pubblicato da Luigi Di Maio su Lunedì 21 settembre 2020

Anche il capo politico Vito Crimi ha commentato questo risultato: “E’ stato un grande risultato. Ringrazio tutte le persone che si sono recati alle urne in un momento di emergenza. Il referendum ha intercettato l’interesse dei cittadini. Non ci fermeremo qui con le riforme“.

Zingaretti: “Avanti con le riforme”

Breve dichiarazioni anche da parte di Nicola Zingaretti che, come confermato da fonti del Pd citate da La Repubblica, ha espresso la sua soddisfazione per il risultato raggiunto: “E’ confermata la validità delle scelte del Pd. Ora avanti con le riforme. Rappresenteremo anche molte delle preoccupazioni di chi ha votato No, reputando insoddisfacente solo il taglio dei parlamentari“.

Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti

Lega: “Sciogliere le Camere”

Scopre le carte la Lega che con Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera, ha chiesto il ritorno alle urne: “I 5 Stelle hanno chiesto il voto per il Sì finalizzato ad avere istituzioni più efficienti con un Parlamento di solo 600 eletti. Il Popolo sovrano ha scelto. Ora la logica conseguenza sarebbe che si sciogliessero le Camere per sperimentare finalmente l’efficienza conquistata con la riforma. Anche perché sarebbe strano avere un Parlamento non in linea con la Costituzione nella sua composizione e ancora più strano pensare che un Parlamento sfiduciato dai cittadini possa scegliere il prossimo Presidente della Repubblica“.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:09

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