La proposta di Austria, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia sul Recovery Fund. Le condizioni sono stringenti: prestiti a condizioni favorevoli senza mutualizzazione.
Il Recovery Fund proposto dai Paesi del Nord (Austria, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia) è sostanzialmente un fondo di emergenza temporaneo limitato a due anni e che deve servire per finanziare la ripresa economica e la resilienza dei settori sanitari.
Il Recovery Fund proposto da Austria, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia
Si tratta di prestiti a condizioni favorevoli senza mutualizzazione del debito. In cambio si chiede un forte impegno nell’ambito delle riforme. I dettagli sono riportati dall’Ansa che cita un documento inviato ai Paesi dell’Ue oltre che a Bruxelles.
Le condizioni poste dai cosiddetti Paesi Frugali
Si tratta della controproposta a quella presentata da Francia e Germania, pronte a mettere sul piatto un Recovery fund da 500 miliardi che l’Italia considerava ancora insufficiente.
Gli Stati del Nord si oppongono alla mutualizzazione del debito e ad aumenti di bilancio dell’Ue. Il Fondo previsto sarà integrato con gli strumenti concordati, ossi Bei, Mes e Sure.
Nel documento sono presenti diversi paletti che difficilmente potranno accontentare Roma, consapevole di dover affrontare un’altra battaglia a livello europeo nella speranza di ottenere un risultato utile.
La palla passa alla Commissione europea, che presenterà la propria proposta nella speranza che possa rappresentare una via di mezzo accettabile sia dai Paesi del Sud che da quelli del Nord.
L’Italia ha la necessità di chiudere la partita in tempi brevi. Come ribadito in diverse occasioni dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è necessario intervenire in tempi brevi, prima che sia troppo tardi.