Recovery Plan, il premier Draghi incontra le parti sociali

Recovery Plan, il premier Draghi incontra le parti sociali

Incontro tra Draghi e le parti sociali sul Recovery Plan. Il presidente del Consiglio ha assicurato fondi per 221,5 miliardi di euro.

ROMA – Incontro tra il premier Draghi e le parti sociali sul Recovery Plan. Secondo quanto riferito da La Repubblica, il presidente del Consiglio non ha presentato nessuna bozza, ma ha confermato i fonti per 221,5 miliardi di euro e un Cdm in settimana per l’approvazione.

Il nuovo incontro è previsto dopo il 1° maggio per continuare il dialogo su come utilizzare i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea.

Recovery Plan, la posizione dei sindacati

La posizione dei sindacati è unanime. Il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, all’uscita dall’incontro ha confermato la disponibilità del governo “a interloquire in maniera permanente con le parti sociali e le forze politiche nazionali e locali […]. Abbiamo chiesto di accompagnare fase di attuazione con un patto sociale che tenga insieme governo, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali. La priorità è rilanciare gli investimenti ed evitare nuovi licenziamenti“.

L’obiettivo del piano – ha aggiunto Landini (Cgil), riportato da La Repubblicadeve essere quello di creare lavoro. C’è bisogno che questi investimenti siano destinati alla creazione di un piano straordinario per l’occupazione che abbia al centro i giovani, le donne e il Mezzogiorno“.

Maurizio Landini

Recovery Plan, la posizione di Confindustria

Il premier Draghi ha incontrato Confindustria. Il presidente Bonomi ha messo sul tavolo del vertice alcune priorità come liquidità, patrimonializzazione, ristori e lavoro. “Per evitare azzardi sul deficit – la posizione dell’industriale – bisogna prevedere interventi per una crescita solida e duratura. I numeri al lavoro delineano un’emergenza assoluta con quasi 1 milione di occupati in meno nell’anno della pandemia“.

Da Confindustria una richiesta del coinvolgimento delle parti sociali mediante “una rete nazionale di monitoraggio composta da soggetti pubblici e privati“. E il dialogo proseguirà nelle prossime settimane con ulteriori incontri per arrivare ad un piano condiviso.