6 missioni e 4 riforme di contesto: approvato il Recovery plan

6 missioni e 4 riforme di contesto: approvato il Recovery plan

Approvato dal Consiglio dei Ministri il Recovery plan italiano, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: il governo conferma sei missioni 4 riforme di contesto.

Al termine di una giornata complicata, fatta di confronti e trattative con le forze politiche e con l’Unione europea, il Presidente del Consiglio Mario Draghi può finalmente festeggiare l’approvazione del Recovery plan italiano (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) in Consiglio dei Ministri. Dopo il passaggio in Parlamento, il piano sarà inviato a Bruxelles per la valutazione definitiva e l’erogazione dei fondi.

Palazzo Chigi

Le sei missioni del Recovery plan italiano

“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un corposo e organico pacchetto di investimenti e riforme, con l’obiettivo di modernizzare la pubblica amministrazione, rafforzare il sistema produttivo e intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alle disuguaglianze, per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni”, si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito del governo al termine del Consiglio dei Ministri del 24 aprile.

Le sei missioni del piano sono:

digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura
rivoluzione verde e transizione ecologica
infrastrutture per una mobilità sostenibile
istruzione e ricerca
inclusione e coesione
salute

“Il Piano è in piena coerenza con i sei pilastri del NGEU e soddisfa i parametri fissati dai regolamenti europei, con una quota di progetti “verdi” pari al 40 per cento del totale e di progetti digitali del 27 per cento. Il 40 per cento circa delle risorse territorializzabili sono destinate al Mezzogiorno, a testimonianza dell’attenzione al tema del riequilibrio territoriale. Il Piano è fortemente orientato all’inclusione di genere e al sostegno all’istruzione, formazione e occupazione dei giovani e contribuisce a ciascuno dei sette progetti di punta (European flagship) della Strategia annuale sulla crescita sostenibile dell’UE. Gli impatti ambientali indiretti sono stati valutati e la loro entità minimizzata, in linea con i principi che ispirano il NGEU“, si legge ancora nel comunicato stampa sul sito del governo.

Mario Draghi

Le riforme di contesto

Per la realizzazione del Recovery plan l’Italia dovrà passare per una serie di riforme. Quattro in particolare:

pubblica amministrazione
giustizia
semplificazione della legislazione
promozione della concorrenza