Tragedia Bayesian: individuato un quinto corpo, mentre proseguono le ricerche dell’ultimo disperso. Si ipotizza un errore umano.
Dopo giorni di intense ricerche, i sommozzatori hanno recuperato i corpi di quattro delle sei persone disperse nel naufragio del superyacht Bayesian, affondato al largo di Palermo. Un quinto corpo è stato individuato, mentre resta ancora un disperso. Gli inquirenti indagano su possibili errori umani alla base della tragedia.
Quattro corpi recuperati dal Bayesian: ecco chi sono
Dopo aver individuato due corpi, il dramma del naufragio del superyacht Bayesian, avvenuto al largo di Palermo, si arricchisce di un nuovo, doloroso capitolo. Dopo giorni di ricerche, i sommozzatori hanno recuperato i corpi di Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, della moglie Anne Elizabeth, dell’avvocato Chris Morvillo e della moglie Nada. I quattro sono stati trovati intrappolati nello scafo dell’imbarcazione, affondata lunedì mattina durante una violenta tempesta. Un quinto corpo è stato individuato all’interno del relitto, ma non è stato ancora recuperato. Mancano all’appello l’imprenditore britannico Mike Lynch e sua figlia Hannah, di 18 anni.
Il lavoro dei sommozzatori
Le operazioni di recupero si sono rivelate complesse e delicate, coinvolgendo 27 sommozzatori dei Vigili del fuoco e un robot sottomarino della Guardia Costiera. Dopo l’apertura di un varco nello scafo, i sommozzatori sono riusciti ad entrare nell’imbarcazione e a localizzare i corpi delle vittime. La situazione è resa ancora più difficile dalla profondità a cui giace il relitto, 50 metri, e dalla necessità di usare miscele speciali per prolungare la permanenza sott’acqua. I soccorritori hanno individuato un quinto corpo, che sarà recuperato nelle prossime ore, mentre le ricerche continuano per ritrovare l’ultimo disperso.
L’ipotesi errore umano
Mentre le ricerche continuano, gli inquirenti della procura di Termini Imerese stanno valutando le cause dell’affondamento del Bayesian. Tra le ipotesi al vaglio, si fa strada quella di un possibile errore umano. Testimonianze raccolte tra i superstiti e le prime ispezioni del relitto suggeriscono che la deriva dell’imbarcazione fosse parzialmente sollevata al momento della tempesta e che alcuni portelloni fossero rimasti aperti, facilitando l’ingresso dell’acqua. Questi elementi potrebbero aver contribuito alla rapidità con cui il superyacht è affondato, causando la tragica morte dei passeggeri.
