Il relitto del superyacht Bayesian, affondato nel agosto scorso a Porticello, affiora dopo 10 mesi. Tutti i dettagli.
Nel caldo abbraccio del mare di Porticello, nelle acque del Palermitano, emerge oggi una notizia che tiene alta l’attenzione di appassionati e inquirenti: il relitto del superyacht Bayesian riaffiora dopo esattamente dieci mesi dal tragico affondamento. Questa vicenda ha scosso l’opinione pubblica, tra ricordi dolorosi e desiderio di fare piena luce su una tragedia costata la vita a sette persone.

Stato delle operazioni di recupero
L’affondamento, datato agosto scorso, ha avuto luogo in condizioni drammatiche. Il Bayesian, imponente imbarcazione di lusso, affondò rapidamente, trascinando con sé il suo albero maestro di ben 72 metri. Tra le vittime, il noto magnate inglese Mike Lynch. A indagare, la Procura di Termini Imerese, che ha aperto un’inchiesta per naufragio e omicidio colposo plurimo, con tre indagati: il comandante James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton, e il marinaio Matthew Griffith come scrive adnkronos.
Il riemergere del relitto è avvenuto tra le due chiatte-gru Hebo Lift 10 e Hebo Lift 2, munite di mezzi di sollevamento di straordinaria potenza. Queste piattaforme galleggianti hanno perfezionato, nei giorni scorsi, l’operazione di taglio dell’albero maestro, utilizzando un utensile diamantato telecomandato. L’intervento è stato eseguito con precisione e sicurezza, per evitare ulteriori danni allo scafo e permettere il posizionamento quasi verticale del relitto, in vista del recupero imminente.
Gli specialisti hanno rafforzato le imbracature di sollevamento, predisponendo un montaggio strutturale che garantisca la sicurezza dell’operazione. Domani mattina, è previsto il vero momento clou: il relitto sarà sollevato completamente e trasferito all’interno del porto di Termini Imerese, dove saranno condotte ulteriori analisi sullo stato dello scafo e verranno eseguite perizie tecniche.
Implicazioni legali e future indagini
Il recupero non rappresenta solo un’operazione logistica, ma un tassello fondamentale per l’indagine in corso. I periti della Procura potranno accedere al relitto in modo completo, acquisendo fotografie, campionamenti e documenti utili. Questo contribuirà a ricostruire la dinamica dell’affondamento: se siano stati errori umani, difetti tecnici o condizioni meteo avverse. In attesa delle conclusioni, l’intera operazione è seguita con attenzione anche dalle autorità marittime, che monitorano ogni fase dell’estrazione.
Il recupero del Bayesian dopo dieci mesi non rappresenta solo un successo ingegneristico, ma anche un passo fondamentale verso la verità e la giustizia. Domani, quando il relitto emerso sarà sollevato e trasportato nel porto, l’attenzione si concentrerà su cosa rivelerà: documenti, tracce e magari risposte alle domande che hanno tormentato familiari e pubblico. Questo processo diventerà un capitolo chiave del procedimento giudiziario, con l’auspicio che emerga ciò che realmente causò quella notte fatale.