Scandalo reddito di cittadinanza: lo percepivano anche i Casamonica e gli Spada

Scandalo reddito di cittadinanza: lo percepivano anche i Casamonica e gli Spada

Anche membri dei clan mafiosi di Casamonica e Spada percepivano il reddito di cittadinanza. Come hanno truffato l’Inps.

Arrotondavano gli introiti delle attività illecite con il reddito di cittadinanza. Una decina di persone tra le sessantuno persone denunciate sorprese a ricevere il sussidio senza averne il diritto appartengono ai clan mafiosi Spada e Casamonica. Il valore complessivo di cui hanno beneficiato è 400mila euro ai danni dello Stato indebitamente. Accusati di truffa aggravata, i membri possedevano moto, ville di lusso e auto di lusso senza averle dichiarate.

I carabinieri del Nucleo operativo della compagnia Piazza Dante, dell’Ispettorato del Lavoro presso l’anagrafe, alla Banca Dati Motorizzazione Civile e all’Inps, coordinati dalla Procura di Roma, hanno svolto gli accertamenti sui percettori del reddito di cittadinanza e hanno svelato l’appropriazione indebita anche da parte dei membri dei clan mafiosi. Tutti i denunciati sono persone tra i 20 e i 50 anni residenti a Roma e nell’area metropolitana.

Carabinieri

Le varie truffe a danno dello Stato

Tra le truffe c’era anche una persone che era riuscita a percepire doppio reddito presentando due codici fiscali diversi. Oppure chi viveva da sola dichiarava di avere una famiglia a carico e altri stratagemmi per percepire il reddito. Un sistema di frode nei confronti dell’Inps di quasi mezzo milione con una media mensile di 700 euro a testa. A volte hanno spezzettato le famiglie per ricevere più sussidi. Come nel caso della famiglia composta da membri di Casamonica e Spada, dieci sotto lo stesso tetto ognuno di loro aveva costituito un nucleo familiare autonomo ricevendo 7mila euro a testa ogni anno.

Inoltre, tre di questi non avevano denunciato di essere sottoposti a misure cautelari, due dei quali si trovava ai domiciliari e uno con l’obbligo di firma. Un altro caso riguarda invece un rom di un campo a est della città con doppia identità con dati anagrafici diversi, uno in Bosnia l’altro in Italia riusciva a prendere il massimo del reddito di cittadinanza per due persone.

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