Per la ministra Calderone il reddito di cittadinanza ha fallito: “Bisogna rendersi parte attiva per cercare lavoro”.
La sospensione del reddito di cittadinanza ha colpito 169mila famiglie che adesso si ribellano contro il Governo. E’ proprio per questo motivo che il Movimento 5 Stelle ha depositato una mozione alla Camera per chiedere il ripristino del beneficio. Tuttavia, negli ultimi quattro anni non sembra aver raggiunto gli obiettivi sperati.
I costi del reddito di cittadinanza
Secondo il report dell’Inps, tra l’aprile 2019 e giugno 2023, periodo in cui è stato erogato il Reddito di cittadinanza, circa 1.148 milioni di famiglie hanno potuto contare su poco più di 500 euro al mese. Con esattezza, l’importo medio erogato è stato di 538,64 euro, con una media di 1.148.010 nuclei beneficiari.
Luglio 2021 rappresenta il mese con il numero più alto di famiglie beneficiarie (1,4 milioni 767 milioni di spesa), mentre a giugno 2023 le famiglie beneficiarie erano poco più di un milione per 511,6 milioni di spesa.
Calderone: “E’ stato un fallimento”
Nonostante il sussidio mirasse al reintegro nel mondo del lavoro per coloro che si trovavano disoccupati, i dati dimostrano che solo 257.629 beneficiari del Reddito erano iscritti al programma di occupabilità (Gol). Sono stati invece 108.289 quelli coinvolti in corsi di formazioni, orientamento o avviamento al lavoro.
“Non ha prodotto i risultati attesi: né in termini di riduzione della povertà né in termini di accompagnamento al lavoro”, commenta il ministro del Lavoro, Maria Elvira Calderone. Rispondendo ad alcune interviste, chiosa: “Il reddito di cittadinanza non ha funzionato e da 7 mesi si sapeva che ad agosto sarebbe stato sospeso”.
Il lavoro c’è e le aziende continuano a cercare dipendenti. Peccato che di lavoratori non si veda nemmeno l’ombra. “Non si deve attendere che lo Stato ti dia un sussidio, ma bisogna rendersi parte attiva per cercare lavoro”, dice la ministra, ricordando che ogni persona che da settembre si impegnerà nel percorso di supporto per la formazione al lavoro avrà una indennità di 350 euro al mese.
“Chi si attiva in questo percorso sarà messo in protezione attraverso un percorso che conduce ad un’esperienza lavorativa” spiega ancora. Per quanto riguarda la proposta di legge sul salario minimo, invece,Calderone spiega di voler incentivare la contrattazione di secondo livello, “detassando la produttività e gli aumenti contrattuali”