Reddito di cittadinanza: si divide in tre e stretta su frodi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Reddito di cittadinanza: stretta su frodi con pene più severe

Reddito di Cittadinanza

Il reddito di cittadinanza potrebbe essere diviso in tre. In più si valuta anche una stretta per le truffe con pene più severe.

Secondo quanto riporta il Messaggero, il governo starebbe valutando di sdoppiare il reddito di cittadinanza. Il prossimo Consiglio dei ministri dovrebbe valutare le modifiche al sussidio tra cui la possibilità che venga diviso in “Garanzia per l’inclusione”, “Garanzia per l’attivazione lavorativa” “Prestazione di accompagnamento al lavoro“. Ecco di cosa si tratta.

Il nuovo reddito sarà chiamato non più Mia, come era emerso, ma “Garanzia per l’inclusione” e sarà una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale con un percorso personalizzato di attivazione e inclusione lavorativa. Infatti, questo strumento sarà affiancato da altri due interventi per le politiche attive al lavoro, ovvero “Prestazione di accompagnamento al lavoro” e la “Garanzia per l’attivazione lavorativa” per diverse categorie di cittadini.

Reddito di Cittadinanza
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I requisiti per ottenere il nuovo beneficio

“Garanzia per l’inclusione” riguarderà circa 709mila nuclei familiari per una spesa di poco superiore ai 5,3 miliardi. A beneficiarne sarebbero soprattutto i nuclei familiari con all’interno un disabile, dei minori o un over 60. Il requisito fondamentale per accedere al nuovo strumento è l’Isee che dovrà essere inferiore a 7200 euro e un reddito familiare non superiore ai 6mila euro.

Un altro requisito fondamentale sono i beni: non si potrà avere un patrimonio immobiliare con un valore di oltre 150mila euro, esclusa la prima casa, né conti in banca maggiori di 10mila euro. Non si dovranno nemmeno possedere auto di cilindrata superiore a 1.600 cc o moto di oltre 250 cc.

Il beneficio sarà riconosciuto ai non occupabili e sarà di 6mila euro l’anno, ovvero 500 euro al mese da moltiplicare per 0,4 per ogni componente disabile o ultrasessantenne, per 0,15 per i figli di età inferiore ai 3 anni e per 0,10 per gli altri. A queste somme verranno aggiunti anche 3360 euro per l’affitto. L’assegno sarà pagato per 18 mensilità.

Strumenti per gli occupabili

Il beneficio verrà pagato dall’Inps attraverso la cosiddetta “Carta di inclusione”, che permetterà di effettuare prelievi in contanti che non superino i 100 euro al mese. Chi è in grado di lavorare sarà tenuto ad iscriversi al “Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa”, una piattaforma su cui ci saranno proposte di formazione e lavoro. Pene più severe per i “furbetti” puniti con reclusione da 2 a 6 anni.

Inoltre, anche le aziende che assumeranno un percettore di Garanzia per l’inclusione avranno dei vantaggi con l’esonero del versamento del 100% dei contributi previdenziali. Per le persone occupabili tra i 18 e i 59 anni in condizioni di povertà assoluta con Isee non superiore ai 6mila euro ci sarà anche la “Garanzia per l’attivazione lavorativa” con un beneficio di 350 euro per 12 mensilità. L’erogazione del beneficio è comunque condizionata al rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro.

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ultimo aggiornamento: 15 Aprile 2023 14:30

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