Il referendum dell’8-9 giugno rischia di essere un flop: ecco cosa dicono gli ultimi sondaggi di Demopolis sul quorum.
L’Italia si prepara ai referendum dell’8 e 9 giugno, quando i cittadini saranno chiamati ad esprimersi su cinque quesiti, uno sulla cittadinanza e quattro in materia di lavoro. Tuttavia, la sfida principale sembra essere quella del quorum. Questo appuntamento elettorale si tratta di un test fondamentale anche per la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che si è detta pronta ad affrontare eventuali elezioni anticipate. Ecco gli ultimi sondaggi.

Sondaggio referendum 8-9 giugno: il consenso sui contenuti
Secondo Demopolis e come riportato da Today, l’opinione pubblica mostra un orientamento favorevole verso le proposte referendarie. Il 65% degli intervistati vorrebbe “superare le norme del Jobs Act” sui licenziamenti illegittimi, il 68% è favorevole “all’abolizione del tetto massimo agli indennizzi“.
Mentre il 60% si afferma “contrario ai contratti a tempo determinato senza causale“, e il 67% sostiene il “ripristino della responsabilità solidale negli appalti“. Solo il quesito sulla cittadinanza appare più divisivo, con un 48% di favorevoli.
Esiste la possibilità di raggiungere il quorum: i dati
I dati dell’ultimo sondaggio Demopolis, riportati dal sito Today, dipingono un quadro preoccupante: soltanto il 46% degli intervistati è a conoscenza dei referendum, mentre un ulteriore 19% degli intervistati sa che ci sarà una consultazione ma ignora del tutto i contenuti.
Ancora più significativo è il fatto che il 35% degli italiani non abbia mai sentito parlare dell’appuntamento referendario. Questo deficit informativo si riflette direttamente sull’intenzione di voto: solo il 30% del campione ha dichiarato che andrà alle urne, mentre il 56% ha già deciso di astenersi. Anche considerando il 14% di indecisi, l’affluenza stimata si attesta tra il 31% e il 39%, molto al di sotto del 50% più uno necessario per rendere valida la consultazione.