Referendum cittadinanza, raggiunte le 500mila firme: cosa succederà ora

Referendum cittadinanza, raggiunte le 500mila firme: cosa succederà ora

Raggiunto il quorum di 500mila firme per il referendum sulla cittadinanza italiana: quali sono i prossimi passi verso il voto.

Il referendum cittadinanza, promosso da Riccardo Magi e dal partito Più Europa, ha raggiunto un importante traguardo. Il 24 settembre 2024, il contatore del sito del ministero della Giustizia ha certificato il raggiungimento delle 500mila firme necessarie il quorum.

Questo risultato è stato ottenuto con sei giorni di anticipo rispetto alla scadenza del 30 settembre, segnando un momento decisivo per la campagna.

L’obiettivo? Dimezzare il periodo di residenza richiesto per ottenere la cittadinanza italiana da 10 a 5 anni.

Referendum cittadinanza: un boom di firme negli ultimi giorni

Fino alla scorsa settimana, come riportato da Open, la raccolta firme procedeva a rilento, con solo poche decine di migliaia di adesioni registrate.

Tuttavia, a partire dal weekend del 21-22 settembre, si è verificato un improvviso boom di sottoscrizioni, culminato con la raccolta di oltre 155mila firme nella sola giornata del 23 settembre.

Questo picco di adesioni è stato così intenso da mandare in tilt il sito del ministero della Giustizia a causa dell’elevato numero di accessi. Il segretario di Più Europa, Riccardo Magi ha commentato con soddisfazione il successo della raccolta firme.

La proposta, infatti, mira a tornare alla legislazione pre-1992, riducendo il tempo di residenza necessario per richiedere la cittadinanza italiana da 10 a 5 anni.

Questa modifica, se approvata, potrebbe beneficiare circa 2,5 milioni di persone attualmente residenti in Italia.

I prossimi passi verso il voto

Ora che è stata raggiunta la soglia delle 500mila firme, i promotori del referendum dovranno depositare le sottoscrizioni raccolte per avviare il controllo di legittimità.

Successivamente, il quesito sarà sottoposto anche a un controllo di legittimità costituzionale, un passaggio fondamentale prima di poter procedere con la consultazione referendaria.

Secondo la legge, il voto dovrà svolgersi in una domenica compresa tra il 15 maggio e il 15 giugno del 2025. Perché il referendum sia valido, sarà necessario che almeno il 50% degli aventi diritto al voto si rechi alle urne.

Solo in quel caso, il risultato della consultazione potrà determinare la modifica della legge sulla cittadinanza italiana, riducendo da 10 a 5 anni il periodo di residenza richiesto.

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