Referendum legge elettorale, via libera da Veneto, Sardegna e Lombardia. Berlusconi tentenna ma alla fine concede la libertà di voto.
ROMA – Via libera da Veneto, Sardegna e Lombardia per quanto riguarda il referendum sulla legge elettorale. Si tratta del primo passo da parte della Lega per cercare di bloccare i lavori del Governo e abrogare la parte proporzionale. Nei prossimi giorni toccherà votare anche ad altri consigli regionali con gli italiani che potrebbero andare al voto già in primavera con il quesito che presto arriverà in Cassazione.
I dubbi di Berlusconi
La legge elettorale di stampo leghista non soddisfa Silvio Berlusconi che nei giorni scorsi aveva ribadito tutti i suoi dubbi su un sistema maggioritario puro. Una posizione espressa anche nelle ultime ore chiedendo ai suoi consiglieri di astenersi dal voto. Ma in mattinata è arrivato il contrordine dal quartiere generale azzurro senza, però, dare una linea precisa.
Libertà di voto. E’ questa la strategia decisa da Forza Italia che ha confermato i suoi dubbi sulla legge elettorale. La pressione di Salvini e degli esponenti sulla Lega, però, ha fatto cedere il leader di FI che ha dato parola ai suoi politici. Il via libera al referendum, quindi, sembra ormai una cosa formale dal punto di vista delle Regioni ma ancora non è arrivato quello legislativo.
Il referendum sulla legge elettorale della Lega
Abolire la parte proporzionale della legge elettorale. E’ questo il piano della Lega che ha intenzione di bloccare i lavori della maggioranza. Il governo giallo-rosso è al lavoro per eliminare definitivamente la parte maggioritaria di questo provvedimento.
Il via libera al referendum dovrebbe fermare (momentaneamente n.d.r.) i tentativi del governo per cercare di cambiare il provvedimento. La parola dovrebbe passare ai cittadini nel mese di aprile con gli italiani chiamati a votare la proposta di stampo leghista.
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