Referendum in Ungheria sulla legge anti-Lgbt. Orban: “Cinque anni fa abbiamo fermato Bruxelles sui migranti, ora possiamo farlo di nuovo”.
BUDAPEST (UNGHERIA) – Un referendum sulla la legge anti-Lgbt. E’ questa la decisione presa dal presidente Orban dopo le diverse critiche arrivate da Bruxelles. L’Ue ha deciso di avviare una procedura di infrazione nei confronti di Budapest e attende una riposta entro due mesi.
Il governo ungherese, però, non sembra avere intenzione di fare passi indietro ed ha annunciato un referendum su questo tema. La parola, quindi, ora passa ai cittadini, chiamati ad esprimersi su un argomento molto delicato e che rischia di spaccare ancora una volta l’Unione Europea.
I quesiti del referendum
Sono cinque i quesiti che saranno posti nel referendum. Come riferito dal Corriere della Sera, il primo punto riguarderà il tema di parlare di argomenti come l’orientamento sessuale nelle scuole pubbliche senza il consenso dei genitori. Il secondo verterà sulla promozione delle procedure di riassegnamento di genere per i minori.
Il terzo punto affronterà il tema dei trattamenti per la riassegnazione di genere disponibili per i minori. Nel quarto punto i cittadini dovranno pronunciarsi sulla possibilità di mostrare ai minori contenuti di natura sessuale che possono influenzarne lo sviluppo. L’ultimo quesito riguarderà i contenuti di riassegnazione del genere mostrati ai minori”.
Orban: “In gioco il futuro dei nostri figli”
Il referendum è stato spiegato anche da Orban in un video su Facebook: “Nelle scorse settimane Bruxelles ci ha attaccato sulla legge a protezione dell’infanzia. Il nostro ordinamento non permette la propaganda sessuale negli asili, nelle scuole e in tv anche perché in gioco c’è il futuro dei nostri figli. Cinque anni fa siamo riusciti ad impedire all’Unione Europea di forzarci ad accettare i migranti. Siamo riusciti a fermarli e ora possiamo farlo anche su questo tema“.
fonte foto copertina https://it.wikipedia.org/wiki/Ungheria