Alla Camera dei Deputati, si sarebbe tenuta una conferenza stampa moderata da Sara Cunial, per presentare una petizione contro regole Covid.
La petizione organizzata ed emessa da Sara Cunial, verterebbe sulla tutela del “diritto all’inviolabilità del corpo e la libertà di cura”. In merito agli interventi, si trova un pò di tutto: No green pass, No vax e compagnia bella. Tutte realtà che amano ricordare che “il Piave era secco anche nel 2003” e Mattarella è un “presidente illegittimo”. Ci si augura che qualcuno “finisca in prigione a lungo”. Si utilizzano epiteti come “crimini contro l’umanità”, a proposito della gestione della pandemia di Covid, azioni che “violano le convenzioni internazionali” e “prevedono per questi crimini la pena di morte”.
I “capi d’accusa” sono molteplici e spaziano dall’inutilità delle mascherine, al negazionismo climatico. Nell’ambito della conferenza stampa organizzata alla Camera dalla deputata Sara Cunial, la parlamentare decide di estendere il suo percorso e ospita il disegno di petizione “”Ri uniti per la Ri nascita”. A presentarla ci sono Carmen Amadio, le dottoresse Anna Rita Iannetti ed Erminia Maria Ferrari, insieme a Ciro Silvestri del sindacato Fisi.
Ecco il testo originale della petizione presentata da Amadio.
Il testo integrale della petizione
Petizione popolare rivolta al Parlamento della Repubblica, avente ad oggetto
«il diritto all’inviolabilità del corpo e la libertà di cura».Art. 1 «Il diritto all’inviolabilità del corpo» Il diritto all’inviolabilità del corpo non è comprimibile. Il consenso libero e informato è presupposto indefettibile per ogni trattamento sanitario. Nessun farmaco, nemmeno salvavita, può mai essere somministrato obbligatoriamente. Tutte le cure sono sempre libere e volontarie.
Art. 2 «Divieto di delega ad organismi internazionali o sovranazionali»Le questioni relative all’inviolabilità del corpo, alla libertà di cura e al consenso informato sono emanazioni dirette dei principi fondamentali della Repubblica e dell’art. 32 della Costituzione per cui non possono essere oggetto di alcuna delega ad organizzazioni internazionali o sovranazionali e devono restare nel pieno controllo delle istituzioni democratico-rappresentative
Art. 3 «Prescrizione medica per ogni vaccino»Tutti i vaccini hanno bisogno di prescrizione medica per essere somministrati. I medici di medicina generale prescrivono ogni esame che ritengono utile ed opportuno per accertare che la somministrazione del vaccino non dia luogo ad effetti collaterali.
I cinque articoli della petizione
Art. 4 «Divieto di esclusione dalla vita sociale»La mancata adesione a qualsiasi campagna vaccinale non può mai comportare l’esclusione dalla vita sociale e la perdita del lavoro.
Sono abrogate tutte le disposizioni, anche di carattere speciale, che richiedono il green pass come onere per la partecipazione a qualsivoglia manifestazione della vita associata
Art. 5 «Solidarietà e tutela della salute individuale»Un vaccino, la cui immissione in commercio è stata autorizzata in via condizionata o che non impedisca la trasmissione dell’infezione, non può mai essere imposto obbligatoriamente.
Il corpo umano non può mai essere strumentalizzato per un vantaggio collettivo. Le esigenze di solidarietà non possono mai essere realizzate con il sacrificio della salute individuale a vantaggio di quella collettiva.
Un disegno di manovra deciso
Art. 6 «Pubblicità dei contratti»Ogni contratto stipulato dalle istituzioni pubbliche con case farmaceutiche è reso noto ai cittadini tramite pubblicazione sul sito istituzionale del Ministero della Sanità. Nessun segreto può mai essere opposto su un contratto e su nessuna clausola che abbia ad oggetto l’acquisto di qualsiasi tipo di medicinale.
Di tutti gli incontri tra rappresentanti delle case farmaceutiche e rappresentanti delle istituzioni pubbliche è redatto processo verbale. Anche la fase delle contrattazioni è pubblica. Qualsiasi trattativa per l’acquisto di medicinali è resa pubblica attraverso la pubblicazione dei verbali degli incontri.