Renzi: “Meloni e Mantovano calpestano le istituzioni”
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Renzi sul caso Paragon: “Meloni e Mantovano calpestano le istituzioni”

MATTEO RENZI

In un’intervista a Fanpage.it, Matteo Renzi lancia accuse durissime sul caso Paragon e chiede a Meloni e Mantovano di chiarire.

L’Italia vive un periodo di crescente instabilità, non solo a causa dei delicati equilibri geopolitici ma anche per un clima politico interno sempre più teso, ecco oggi la voce dell’opposizione, Renzi. I cittadini percepiscono una crescente distanza tra istituzioni e trasparenza democratica, alimentata da episodi controversi che gettano ombre sull’operato del governo. La fiducia nella leadership politica, infatti, vacilla quando emergono vicende che coinvolgono la libertà di stampa e la sorveglianza illegittima.

Matteo Renzi
Matteo Renzi – newsmondo.it

Un’Italia sotto osservazione: tra tensioni internazionali e sfiducia interna

La premier Giorgia Meloni ha costruito la sua immagine pubblica come figura determinata e indipendente, lontana dalle logiche tradizionali del potere. Tuttavia, questa narrazione si scontra con critiche sempre più serrate, provenienti non solo dall’opposizione, ma anche da ampie fasce della società civile.

Le accuse di Renzi e l’ombra dello spionaggio

È in questo contesto che si inserisce l’intervista di Matteo Renzi alla redazione di Fanpage.it, dove l’ex premier non usa mezzi termini per descrivere quanto sta accadendo attorno al cosiddetto caso Paragon. Secondo Renzi, siamo davanti a un episodio che potrebbe segnare una svolta pericolosa per la democrazia italiana.

“Sul caso Paragon si gioca una delle partite chiave per il futuro della democrazia in Italia”, afferma con fermezza. E aggiunge: “Le istituzioni sono state calpestate dalla gestione del caso Paragon da parte di Giorgia Meloni e Alfredo Mantovano”.

Il punto centrale riguarda l’uso del software Graphite, sviluppato dall’azienda Paragon, che sarebbe stato impiegato per attività di spionaggio ai danni di attivisti e giornalisti, tra cui Francesco Cancellato, direttore di Fanpage.it. Renzi incalza: “Io non ho sempre avuto un buon rapporto con i giornalisti, anche con voi di Fanpage tante volte ci siamo scontrati, ma se il governo fosse responsabile dell’intercettazione ai danni del direttore di un giornale che ha fatto inchieste contro la maggioranza, saremmo oltre la democrazia liberale”.

La sua richiesta è diretta: “Meloni e Mantovano dicano se hanno fatto spiare Cancellato”. E insiste: “È una cosa enorme, perché l’opposizione ha il diritto di fare domande e il governo non può rispondere ‘se gli va’. È un elemento cardine della democrazia, Meloni non può decidere se rispondere o meno a una domanda chiara, ovvero se hanno messo loro (lei o Mantovano) sotto intercettazione il direttore Cancellato. Lei ha l’obbligo di rispondere, non averlo fatto è grave per la libera informazione”.

“Sulla vicenda è stata fatta una porcheria, Meloni e Mantovano hanno calpestato le istituzioni”, conclude l’ex premier, lasciando intravedere la gravità e la delicatezza di una vicenda che chiama in causa i principi fondanti della nostra democrazia.

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ultimo aggiornamento: 25 Marzo 2025 12:48

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