Renzi riaccende lo scontro con Conte: ‘Ultimo Dpcm è uno scandalo costituzionale’

Renzi riaccende lo scontro con Conte: ‘Ultimo Dpcm è uno scandalo costituzionale’

È di nuovo Renzi contro Conte. Il leader di Italia Viva punta il dito contro il premier: “L’ultimo Dpcm è uno scandalo costituzionale”.

Matteo Renzi torna ai tempi pre-coronavirus e torna soprattutto a bersagliare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Questa volta per il Dpcm che regola la gestione della fase 2.

Coronavirus, Renzi contro Conte: “L’ultimo Dpcm è uno scandalo costituzionale”

L’ultimo dpcm è uno scandalo costituzionale“, tuona Matteo Renzi ai microfoni de la Repubblica.

Il leader di Iv si appella poi al Partito democratico: “Non possiamo calpestare i diritti costituzionali. Trasformiamolo in un decreto e portiamolo in Parlamento”.

“E’ un errore politico, economico e costituzionale. Politico perché delega al comitato tecnico scientifico una scelta politica: contemperare i rischi”.

Nel corso della sua intervista a la Repubblica Renzi ha poi elencato tutti quelli che a suo avviso sarebbero i gravi errori contenuti nel Dpcm, come ad esempio la mancata divisione della penisola in zone, per permettere alle regioni meno colpite dal virus di partire a produrre a pieno regime nel minor tempo possibile.

Roma 13/08/2019 – conferenza stampa Matteo Renzi / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Matteo Renzi

Le accuse al Presidente del Consiglio

L’annuncio della fase 2 ha portato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel pieno della bufera. Sul premier sono piovute accuse e critiche da tutte le parti.

Le opposizioni hanno iniziato un bombardamento mediatico accusando Conte di essere stato poco coraggioso. Tanti cittadini sono rimasti delusi dalle timide iniziative del governo che fino al prossimo mese di giugno di fatto tiene le briglie ancora abbastanza corte.

Tra gli accusatori ci sono anche molti costituzionalisti e giuristi che hanno puntato i riflettori su quello che secondo loro sarebbe stato un comportamento poco democratico da parte del Presidente del Consiglio, accusato di fatto di aver escluso il Parlamento.