Renzi e Calenda, scontro frontale: scintille tra i due leader
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Direttore: Alessandro Plateroti

Renzi e Calenda, scontro frontale: scintille tra i due leader

Matteo Renzi e Carlo Calenda

Torna alta la tensione tra Matteo Renzi e Carlo Calenda: tra accuse reciproche e divergenze strategiche. I dettagli.

Doveva rappresentare l’alternativa ai poli tradizionali, invece il Terzo Polo è diventato simbolo di una frattura politica e personale insanabile. Dopo lo scioglimento dell’alleanza tra Italia Viva e Azione, i rapporti tra Matteo Renzi e Carlo Calenda sono peggiorati al punto da sfociare in continui attacchi pubblici.

Come riportato da ilgiornale.it, durante un’intervista, Renzi ha criticato l’atteggiamento incoerente del leader di Azione: «Cambia talmente velocemente idea che non faccio in tempo a farmene una che lui l’ha già cambiata». Un’affermazione che ha acceso la miccia e riaperto vecchie tensioni.

La replica di Calenda è arrivata poco dopo, via social: «Matteo, ma davvero? Mentre fai la campagna per Tridico e Fico dai lezioni di coerenza. Suvvia. Fai il bravo». Un riferimento pungente alle alleanze strette da Renzi in Campania e Calabria con esponenti del Movimento 5 Stelle, come Roberto Fico e Pasquale Tridico.

Un primo piano di Carlo Calenda
Carlo Calenda in un primo piano – newsmondo.it

Due visioni opposte per il futuro dell’opposizione

Il conflitto tra i due non è solo personale, ma profondamente politico. Renzi punta a un’alleanza larga con PD, M5S e Alleanza Verdi-Sinistra, con l’obiettivo di sfidare il governo Meloni da una posizione unitaria e competitiva. Calenda, al contrario, respinge l’idea di un’unione con i “grillini”, sostenendo che comprometterebbe la credibilità riformista dell’opposizione.

La visione renziana si fonda sulla realpolitik: aggregare il più possibile per vincere. Quella di Calenda, invece, è identitaria: costruire un polo autonomo, alternativo sia alla destra sia alla sinistra radicale.

Personalismi, rancori e divergenze insanabili

Il clima tra i due leader resta rovente. L’esperienza del Terzo Polo è fallita anche per l’incompatibilità caratteriale tra i suoi fondatori. Ambedue con forti personalità, incapaci di cedere terreno, hanno finito per sabotare un progetto che avrebbe potuto occupare uno spazio rilevante nel panorama politico italiano.

Gli ultimi scambi mostrano come i rancori personali si sovrappongano alle differenze politiche, rendendo impossibile qualsiasi riavvicinamento.

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ultimo aggiornamento: 2 Settembre 2025 12:05

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