Il report della Banca d’Italia sulle famiglie: “Le attese sulle prospettive economiche e sul mercato del lavoro sono aumentate”.
ROMA – E’ stato pubblicato il report della Banca d’Italia sulle famiglie. “Oltre 60% dei nuclei familiari consultati – si legge nel documento riportato dall’Ansa – dichiara di avere difficoltà economiche ad arrivare alla fine del mese, 10 punti percentuali in più rispetto al periodo precedente la pandemia. I maggiori problemi sono riferiti laddove il capofamiglia è un lavoratore autonomo (65% degli intervistati in questa categoria). Poco meno del 40% delle famiglie riporta che negli ultimi dodici mesi si è verificato che il reddito familiare non fosse sufficiente a coprire le spese […]”.
Migliorano le prospettive economiche
Le riaperture e la situazione della pandemia in miglioramento porta gli italiani a guardare con maggiore fiducia al futuro. “Le attese sulle prospettive economiche e sul mercato del lavoro sono migliorate – si legge nel report – tuttavia le famiglie non si aspettano di superare l’emergenza sanitaria in tempi brevi“.
“Poco meno di un terzo delle famiglie interpellate – continua il documento – ha riferito di aver subìto un calo del reddito negli ultimi 30 giorni. Il peggioramento delle condizioni economiche è mitigato dalle misure di sostegno al reddito“.
L’Italia prepara la ripartenza
Una situazione economica, nonostante le difficoltà registrate da oltre metà dei nuclei familiari italiani, è in continuo miglioramento e il quadro sembra essere destinato ad essere diverso dalle prossime settimane. Il premier Draghi ha ribadito che il miglior sostegno sono le riaperture e non sembrano esserci, al momento, le intenzioni di fare un passo indietro sul ritorno alla normalità.
Anzi, se i dati delle prossime settimane saranno confermati, l’ipotesi è quella di accelerare sulle riaperture e non si esclude una nuova road map tra fine maggio e inizio giugno. Segnali di ripresa che potrebbero consentire agli italiani di riacquistare fiducia, un passaggio fondamentale per far ripartire l’economia dopo un anno molto difficile.