Confindustria, il caro-energia ha un impatto negativo sul Pil del 2022

Confindustria, il caro-energia ha un impatto negativo sul Pil del 2022

Il report del Centro Studi di Confindustria sul caro-energia: “Possibile impatto negativo sul Pil”.

ROMA – E’ stato pubblicato il nuovo report del Centro Studi di Confindustria sul caro-energia. Come riportato dall’Ansa, in questo documento è stato precisato come “con gli attuali prezzi abnormi dell’elettricità, i margini erosi, la scarsità di commodity e l’aumento dei contagi, il rischio è che la crescita italiana possa subire un rallentamento nel primo trimestre”.

In particolare, è stato precisato che ci potrebbe essere “un -0,8% dovuto al caro-energia sul Pil dell’anno in corso“. Un rallentamento che potrebbe pesare molto sulla ripartenza del nostro Paese dopo due anni molto complicato per la pandemia.

Confindustria: “Il rincaro dell’energia colpisce l’industria italiana”

Sempre nel consueto report, è precisato come “il rincaro dell’energia colpisce l’industria italiana mentre gli elevati contagi frenano i consumi”. “Assistiamo – ha aggiunto il Centro Studi di via dell’Astronomia – ad una risalita a forte rischio. A inizio 2022 si sono fatte più fitte le nubi iniziate ad arrivare già a fine 2021 sulla risalita del Pil italiano, stimato in frenata nel quarto trimestre“.

Un rallentamento fortemente condizionato alla variante Omicron e alla risalita dei contagi che è stata registrata nella seconda parte dell’anno soprattutto tra novembre e dicembre.

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Rallenta l’economia

Il report di Confindustria sembra aver confermato un rallentamento della nostra economia. I dubbi sono ancora diversi e le incertezze sul futuro sono rappresentate sia dalla pandemia che dal rincaro dell’energia registrato nelle ultime settimane nel nostro Paese.

I primi due trimestri dell’anno in corso saranno fondamentali per capire come sarà il 2022 e se continuerà la crescita registrata dopo la pandemia. La speranza naturalmente è questa, poi l’ultima parola spetterà ai numeri che saranno comunicati dagli economisti.