Covid, Iss: “I ricoveri in terapia intensiva sono 25 volte più numerosi nei non vaccinati”

Covid, Iss: “I ricoveri in terapia intensiva sono 25 volte più numerosi nei non vaccinati”

Il report dell’Iss: “In aumento la percentuale di casi tra gli operatori sanitari. Continua la crescita dei contagi nel nostro Paese”.

ROMA – E’ stato pubblicato il consueto report settimanale dell’Iss. Nel documento, riportato dall’Ansa, è stato precisato come “nell’undicesima settimana consecutiva nel nostro Paese si registra un aumento rapido e generalizzato del numero dei nuovi casi di infezione. Nell’ultimo mese si è osservato un aumento dell’incidenza settimanale […]“.

La probabilità di contrarre una reinfezione risulta più elevata nei non vaccinati rispetto a quella dei vaccinati con almeno una dose e negli operatori sanitari, rispetto al resto della popolazione“, si legge ancora nel documento. Inoltre è stato precisato come i contagi tra medici e infermieri sono in forte aumento rispetto al precedente report.

Il rischio di ricovero è più alto nei non vaccinati

Sempre in questo report è stato precisato come “i ricoveri in terapia intensiva sono oltre 25 volte più numerosi nei non vaccinati rispetto a coloro che hanno avuto tre dosi. Il tasso di presenza in rianimazione è pari a 23,1 ogni 100mila abitanti per i non vaccinati, a 1,5 ogni 100mila abitanti per i vaccinati da oltre 120 giorni, a 1 ogni 100mila per vaccinati da meno di 120 giorni e 0,9 ogni 100mila per i vaccinati con la terza dose“.

Numeri che, come abbiamo visto, vengono aggiornati settimanalmente e il prossimo report potrebbe confermare questi dati.

Coronavirus

Aumentano le vaccinazioni

Intanto nel nostro Paese aumentano le vaccinazioni. Secondo i numeri riportati da Figliuolo, le dosi somministrate in questa settimana sono in forte crescita rispetto allo stesso periodo di sette giorni fa. In particolare, nella giornata di venerdì 7 gennaio c’è stato un valore superiore del 60% rispetto alla media giornaliera della settimana precedente e la fascia di età over 50 ha registrato il triplo delle somministrazioni per quanto riguarda la prima dose.