Istat, nel 2020 746mila decessi. Ennesima riduzione delle nascite

Istat, nel 2020 746mila decessi. Ennesima riduzione delle nascite

Il report Istat sugli indicatori demografici. Nel 2020 c’è stato un incremento dei decessi dovuto al Covid-19.

ROMA – E’ stato pubblicato il report dell’Istat sugli indicatori demografici. Secondo quanto evidenziato dall’Istituto di statistica, nel 2020 in Italia sono stati registrati 746mila decessi, con un 18% in più rispetto al 2019. Un dato fortemente condizionato dall’emergenza coronavirus.

Covid che ha influito su tutte le componenti del ricambio demografico, facendo registrare un calo tra nascite e decessi nella misura di 342mila unità. Un dato che dovrebbe essere confermato anche in questo 2021 visto che il coronavirus continua a fare morti e le nascite sembrano continuare a frenare.

Riduzione delle nascite

Nel 2020 anche una riduzione delle nascite. Negli ultimi 12 mesi questo dato si è confermato ancora un calo rispetto al passato. Una diminuzione del 30%, con il numero passato da 577mila bambini venuti alla luce agli attuali 404mila. Il tasso di fecondità è sceso a 1,24 per figlio per donna. Nel 2019 era dell’1,14, mentre nel 2008 era dell’1,40.

E’ significativo osservare – precisa l’Istat nel report riportata dall’Ansa come la variazione sul 2019 relativa al mese di dicembre risulti, tra tutte, quella massima, a sostegno dell’ipotesi secondo cui, in aggiunta al dato tendenziale, anche la pandemia abbia iniziato ad esercitare un effetto riduttivo sulla natalità“.

Fonte foto: https://www.facebook.com/IstatCensimentiGiornoDopoGiorno

E nel 2021 possibile un ulteriore calo

Numeri che rischiano di diventare ancora più negativi nel 2021. Le incertezze economiche, infatti, non consentono ai giovani di iniziare a programmare una famiglia e nell’anno in corso il rapporto tra nascite e decessi potrebbe essere ancora una volta negativo.

Serve un cambio di passo per cercare di invertire la rotta il prima possibile e consentire all’Italia una ripresa. Nei piani del Governo la svolta potrebbe arrivare nel secondo semestre. Anche se i numeri nel 2021 potrebbero essere ancora una volta negativi. E si spera con il Recovery Plan di poter riuscire ad ottenere delle risorse per cambiare in pochi anni questi numeri.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/IstatCensimentiGiornoDopoGiorno