Fitch conferma l’outlook negativo per l’Italia e lancia l’allarme: possibili elezioni anticipate

Fitch conferma l’outlook negativo per l’Italia e lancia l’allarme: possibili elezioni anticipate

Nuovo allarme sull’economia italiana. L’agenzia di rating Fitch conferma l’outlook negativo: “Possibilità di elezioni anticipate”.

ROMA – Fitch lancia un chiaro allarme sull’economia italiana. L’economia di rating americana conferma il giudizio sul nostro Paese con il rating BBB e l’outlook negativo. Con questo report si evita il downgrade per i conti ma la situazione continua molto difficile.

Nella nota dell’agenzia americana si evidenziano le criticità di alcune riforme come per esempio il Decreto Dignità mentre i punti di forza sono l’economia diversificata e il reddito procapite medio. Fitch prevede una crescita nel 2019 del PIL italiano dello 0,3%.

Le tensioni nella colazione – si legge nel report dell’agenzia riportata dal sito Repubblica di governo e la possibilità di elezioni anticipate aggiungono incertezza sulle politiche economiche e di bilancio. Le differenze ideologiche tra il MoVimento 5 Cinque Stelle e la Lega probabilmente aumenteranno queste tensioni“.

Fonte foto: https://www.facebook.com/LuigiDiMaio/

Il Governo si difende: “Le valutazioni di Fitch confermano la solidità del nostro Paese”

I dati di Fitch sono stati commentati con una nota da Palazzo Chigi riportata dal sito di Repubblica: “Le valutazioni dell’agenzia di rating confermano la solidità economica del nostro Paese, che come era prevedibile, risente del rallentamento economico che sta investendo tutto il continente europeo“.

Andiamo avanti – continua il comunicato – con la strada tracciata nella manovra per assicurare sviluppo ed equità sociale all’Italia, prestando attenzione ai rischi proveniente dal contesto internazionale. I fondamentali economici del Paese, cioè i conti con l’estero, la solidità finanziaria delle famiglie, la loro capacità di risparmio, la tenuta dell’occupazione, la riconquistata forza del sistema bancario, sono soldi. Su questa base, nella seconda parte dell’anno le nostre misure di politica economica e il miglioramenti del quadro macroeconomico internazionale daranno impulso alla ripresa che alimenterà la crescita ben oltre il 2019“.

Siamo certi dell’impatto positivo sulla crescita – conclude la nota – e sulla produttività che avranno il corposo piano di investimenti pubblici, le riforme strutturali adottate a sostegno degli investimenti privati, le misure fiscali in favore delle imprese e il potenziamento del sistema di reinserimento al lavoro associato al reddito di cittadinanza“.

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