Orrore nella Repubblica Democratica del Congo, dove 41 persone sono state uccise a colpi di machete o bruciate vive.
Accade nella Repubblica Democratica del Congo, dove almeno 41 persone sono state uccise questa mattina in un campo per sfollati interni nel nord-est del Paese. Gli aguzzini delle vittime sarebbero combattenti appartenenti a una coalizione di milizie chiamata Cooperativa per lo sviluppo del Congo (CODECO).
La crudeltà delle milizie
Richard Dheda, funzionario dell’amministrazione locale della città di Bahema Badjere, nel territorio di Djugu, ha annunciato che l’attacco sarebbe stato messo in atto dalla CODECO. Questo gruppo afferma di proteggere la comunità Lendu da un altro gruppo etnico, gli Hema, così come dall’esercito della RDC.
Gran parte della parte orientale della Repubblica Democratica del Congo è afflitta da dozzine di gruppi armati, retaggio delle guerre regionali scoppiate negli anni ’90 e 2000. Le Nazioni Unite stimano che almeno 5,6 milioni siano fuggiti dalle loro case a causa dei combattimenti.
La scorsa settimana, i gruppi del CODECO hanno attaccato una postazione dell’esercito nell’area di Djukoth, nel territorio di Mahagi, uccidendo almeno sette civili.
Le vittime
Sono state almeno 41 le persone assassinate nell’attacco al campo, situato a 5 chilometri da Bule, dove sorge una base della missione di peacekeeping ONU. Le vittime sono state uccise a colpi di machete o “bruciate a morte nelle loro case. Una mattanza terribilmente crudele afflitta dal gruppo armato.