Oggi 8 marzo il quotidiano La Repubblica non è in edicola e il sito non sarà aggiornato per 24 ore. Uno sciopero contro la decisione del gruppo Gedi di vendere l’Espresso, storico settimanale e capostipite del gruppo.
Il settimanale è stato venduto a BFC media e mette ancora più in crisi il panorama dei settimanali del nostro paese. La decisione di cedere lo storico settimanale è stata criticata dalla redazione che ha deciso di scioperare per 24 ore. Secondo quanto si legge dal comunicato di Repubblica, la vendita dell’Espresso mette a repentaglio il futuro di tutto il gruppo Gedi. “Cedere la testata capostipite di Repubblica e patrimonio del giornalismo italiano segnala una grave mancanza di fiducia sullo sviluppo a lungo termine.”
«I giornalisti di Repubblica hanno intrapreso con impegno e massimo sforzo la riconversione della nostra offerta informativa verso le sfide del digitale. Di contro, la proprietà conferma una strategia di riorganizzazione basata prevalentemente su tagli, ridimensionamento, cessioni di testate, accorpamenti di rami d’azienda e uscite incentivate del personale.” Scrive così il comunicato di Repubblica. I giornalisti hanno criticato anche il tempismo della vendita dell’Espresso, nel pieno di una guerra che imperversa in Europa.
La direzione del Gruppo GEDI spaventa i giornalisti
Una deriva, secondo i giornalisti di Repubblica, che non può essere accolta in silenzio e senza fare nulla. Soprattutto una strategia che potrebbe riguardare tutto il gruppo Gedi, compreso il quotidiano La Repubblica stessa. Anche se esprimendo solidarietà ai colleghi dell’Espresso, la Stampa ha deciso di non scioperare, anch’essa parte del Gruppo Gedi.
Da poco si era dimesso il direttore Damilano in seguito a voci sulla vendita dell’Espresso da parte del gruppo GEDI. Il nuovo titolare è Danilo Iervolino, molto vicino a Berlusconi e il presidente della Campania De Luca.