La responsabile delle volontarie che lavorano per l’Eurovision nega le molestie avvenute sul luogo di lavoro.
In questa settimana, si sono verificati ben due casi eclatanti di molestie. Il primo riguarda l’adunata degli Alpini tenutasi a Rimini, con molteplici denunce e casi di molestie denunciati alle autorità, passando per una petizione, volta a fermare le adunate degli Alpini per due anni, che ha superato le 11.000 firme. L’altro caso è quello legato alle presunte molestie subite da alcune volontarie dell’Eurovision Song Contest di quest’anno, che si sta svolgendo a Torino. Ebbene, la responsabile delle volontarie ha dichiarato di non saperne nulla, bollando come “frottole” le accuse di molestie subite.
Le parole della responsabile
“La festa è stata una splendida occasione di incontro tra culture di tutta l’Europa! Tutto super positivo e bello, tutti simpatici e allegri. Se qualcuno vuole gettare fango su una festa così colorata e allegra… dice bugie“. Questo il commento della responsabile, che ha effettivamente dichiarato che le accuse di molestie delle ragazze partecipanti alla festa di avvio dell’Eurovision come volontarie sono bugie. Ma è vero o è semplicemente un tentativo di salvare la faccia?
I racconti delle volontarie
Le testimonianze delle volontarie sono decisamente diverse rispetto alle parole della responsabile. “Ci volevano far ubriacare”, ha dichiarato una volontaria. Un’altra ha commentato: “Ma a voi cercavano di rimorchiare? Perché erano tutti abbastanza presi bene”. Una volontaria ha inoltre detto: “A una certa, giravo con il sacchetto della spazzatura per far vomitare ora l’uno ora l’altro”. Una ragazza ha invece detto agli altri: “Uno delle delegazioni mi continuava a mettere le mani sulla vita. E mi ha rotto un po'”. Da ciò, sono venute fuori altre testimonianze: “Attente ragazze i ballerini sono molesti”, “Ti giuro sembravano assatanati”, e inoltre: “Quell’artista ci ha provato con metà delle volontarie”, “Uno pure famoso, italiano che voleva palesemente andare in galera”. A chi bisogna credere?