Restituzioni nel Movimento 5 Stelle, c’è l’alternativa agli scontrini della discordia: per chi vuole c’è il sistema forfettario.
Movimento 5 stelle, cambia il sistema delle restituzioni. Finisce l’era degli scontrini e delle rendicontazioni che negli ultimi anni hanno creato problemi, tensioni ed espulsioni. O meglio, c’è un’alternativa: rendicontazioni forfettarie.
Movimento 5 stelle, per chi vuole cambia il sistema delle restituzioni
Il via libera al nuovo sistema arriva da capo politico – a tempo determinato – Vito Crimi, che con una mail ha avviato il nuovo sistema per le restituzioni, Si tratta di un sistema forfettario che permette di fatto di non rendicontare le spese.
Dal punto di vista dell’impatto economico la differenza è minima. Secondo i calcoli fatti dal Corriere della Sera, il vecchio sistema, sommando i 2.000 euro di base ai 1.000 euro per gli eventi ai 300 per Rousseau all’indennità e alla diaria si arrivava a quota 3.300 euro al mese circa. Con il nuovo sistema si sale a 3.550 ma senza scontrini.
Il nuovo sistema di rendicontazione non cancellerà il precedente. Si tratta di un’alternativa. La scelta del metodo da utilizzare spetta ai senatori e ai deputati pentastellati.
I ritardatari
Intanto in casa M5s continua l’inseguimento ai ritardatari, che entro il prossimo 6 giugno dovranno mettersi in regola con i pagamenti del 2019. I ritardatari sarebbero una ventina di parlamentari, parliamo quindi di una percentuale minima che, parlando con onestà intellettuale, non intacca l’impegno del MoVimento. Ma le regole vanno rispettate, soprattutto quelle che compongono il contesto di trasparenza che i pentastellati hanno costruito sin dagli albori, sin dalle prime manifestazioni di piazza.