Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro‑Nord: incentivi giovani imprenditori, domande online dal 15 ottobre
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Direttore: Alessandro Plateroti

Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro‑Nord: incentivi giovani imprenditori, domande online dal 15 ottobre

Imprenditore che si fa domande

Tutto sul nuovo bonus Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro‑Nord: requisiti, spese ammissibili e come presentare domanda su Invitalia.

Il 15 ottobre 2025 segna una data importante per i giovani under 35 che desiderano avviare un’attività imprenditoriale in Italia. Da quel giorno, sarà infatti possibile inviare online le domande per accedere agli incentivi Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro‑Nord, previsti dal Decreto-Legge 7 maggio 2024 n. 60, noto come DL Coesione. Con la chiusura definitiva del precedente sportello “Resto al Sud” (DL 91/2017), queste nuove misure rappresentano una concreta opportunità per chi si trova in una condizione di inattività, inoccupazione o disoccupazione, oppure per chi ha un reddito da lavoro così basso da rientrare nella definizione di “working poor”.

Entrambe le iniziative sono gestite da Invitalia, e mirano a sostenere la nascita di nuove realtà imprenditoriali, libero-professionali e di lavoro autonomo. La differenza tra le due misure riguarda il territorio di applicazione e l’importo degli aiuti. Resto al Sud 2.0 è rivolto ai giovani residenti nelle otto regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), mentre Autoimpiego Centro‑Nord interessa le regioni settentrionali e centrali, tra cui Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio.

Imprenditore che pensa ai soldi
imprenditore – newsmondo.it

Requisiti, agevolazioni e spese ammissibili

Per presentare domanda, è necessario non aver già avviato l’attività oppure averla costituita nel mese precedente, a patto che sia ancora inattiva. Le forme giuridiche ammesse includono lavoro autonomo, impresa individuale, società di persone o capitali, cooperative e società tra professionisti. Restano escluse le attività agricole, della pesca e dell’acquacoltura.

I due bonus offrono voucher a fondo perduto (fino a 40.000 euro per il Sud e fino a 30.000 euro per il Centro-Nord, con possibili maggiorazioni), oltre a contributi per investimenti, che variano dal 60% al 75% a seconda dell’importo richiesto e della localizzazione geografica. Tra le spese finanziabili figurano macchinari, attrezzature, arredi, software, servizi ICT, ristrutturazioni e consulenze tecnico-specialistiche. Non sono invece ammesse spese per personale, utenze, affitti, leasing, consulenze fiscali e legali, né l’acquisto di immobili o terreni.

Come inviare la domanda su Invitalia

La procedura per accedere agli incentivi prevede l’accesso alla piattaforma Invitalia tramite SPID, CIE o CNS. È obbligatorio disporre di firma digitale e di una casella PEC. Le domande devono essere compilate utilizzando i moduli ufficiali e corredate dalla documentazione richiesta, inclusi i preventivi di spesa e la prova della tracciabilità dei pagamenti. Dopo l’invio, Invitalia valuta le richieste entro 90 giorni, seguendo l’ordine cronologico di presentazione e nei limiti delle risorse disponibili.

Oltre al finanziamento, le iniziative ammesse riceveranno anche un servizio gratuito di tutoring tecnico per facilitare la preparazione dei documenti e l’utilizzo corretto del contributo, rafforzando così le possibilità di successo delle nuove attività.

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ultimo aggiornamento: 8 Ottobre 2025 9:28

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