Domenico Lucano, sindaco di Riace: "Sono un po' amareggiato"
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Riace, Lucano: “Processo politico. Niente per cui pentirmi”

Domenico Lucano

Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, ha parlato dopo le decisione del Tribunale del Riesame di revocare gli arresti domiciliari, sostituendoli con il divieto di dimora nel Paese.

RIACE (RC) – Il sindaco Domenico Lucano può tornare in libertà. E’ quanto ha stabilito il Tribunale del Riesame che ha deciso la revoca degli arresti domiciliari, sostituendoli con il divieto di dimora a Riace.

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L’amarezza del primo cittadino

Un po’ sono contento perché è come sentire di nuovo la libertà, ma non posso non essere amareggiato. Cosa sono un criminale? Ora mi pare evidente che si tratta di un processo politico. Ho paura che adesso ci sia l’obbligo di stritolarmi. Sono certo che prima o poi sarà riconosciuta la mia buona fede. Mi allontanano dal mio paese, dal luogo in cui ho speso tutta la mia vita negli ultimi venti anni. Ma ormai andiamo avanti. Non ho nulla di cui pentirmi. Non so come, devo chiarirmi le idee, ma prima o poi sono certo che sarà riconosciuta la mia buona fede“. Questo è quanto ha dichiarato Domenico Lucano in una intervista a La Repubblica.

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fonte foto https://twitter.com/repubblica

Obbligo di firma per la compagna

Se Domenico Lucano non potrà soggiornare a Riace, la compagna, Tesfahun Lemlem, potrà dimorare nel comune reggino ma con l’obbligo della firma. I due, secondo la Procura di Locri, avrebbero organizzato “nozze di convenienza tra riacesi e stranieri al fine di favorire illecitamente la permanenza di quest’ultimi in Italia“.

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ultimo aggiornamento: 17 Ottobre 2018 8:39

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