Riace, migranti a casa del sindaco Lucano dopo la circolare del Viminale: “Vogliamo rimanere, qui c’è la nostra nuova vita”.
Resta in copertina Riace, la città dell’accoglienza finita nel mirino per la gestione dei migranti. L’opinione pubblica è divisa tra i sostenitori del sindaco Domenico Lucano e chi invece punta il dito contro le irregolarità commesse. Dopo la circolare con la quale il Viminale ha deciso di porre fine al modello Riace, i migranti si sono riuniti per chiedere di non essere allontanati dalla città.
Riace, migranti a casa del Sindaco Domenico Lucano
Ricevuta la notizia che il Viminale ha imposto il loro trasferimento, un gruppo di migranti ha deciso di recarsi a casa del sindaco Domenico Lucano, agli arresti domiciliari dallo scorso 2 ottobre. Da qui i migranti hanno fatto sapere di non voler lasciare Riace. “Qui c’è la nostra nuova vita“, hanno detto al sindaco.
Luigi De Magistris: “La deportazione dei migranti da Riace è un atto violento e disumano”
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha voluto esprimere la propria solidarietà nei confronti della città di Riace e dei migranti attaccando la decisione del Viminale di interrompere quello che è diventato famoso con il nome di modello Riace, da molti visto come un esempio di accoglienza e integrazione da seguire.
“La deportazione dei migranti da Riace è atto violento e disumano – ha scritto De Magistris su Twitter. Chi è stato a Riace sa che il sindaco ha reso vivo e gioioso un luogo desertificato da migrazioni di calabresi. Riace non si tocca! Invece di cacciare i mafiosi deportate le vittime dei trafficanti di morte. Vergogna!“.
La deportazione dei migranti da Riace è atto violento e disumano.Chi è stato a Riace sa che il Sindaco ha reso vivo e gioioso un luogo desertificato da migrazioni di calabresi.Riace non si tocca!Invece di cacciare i mafiosi deportate le vittime dei trafficanti di morte.Vergogna!
— Luigi de Magistris (@demagistris) 13 ottobre 2018
Poche ore lo stesso De Magistris, sempre dal suo profilo Twitter, ha attaccato in maniera indiretta ma decisamente evidente anche Matteo Salvini.
“In Italia se sei il capo di un partito accusato di aver sottratto 49 milioni di euro agli italiani vai a capo del governo,se sei il sindaco di Riace e sei non colluso con la mafia e dai anche dignità e speranza alla vita delle persone più deboli vieni arrestato“, ha scritto De Magistris riferendosi al caso dei fondi della Lega.
In Italia se sei il capo di un partito accusato di aver sottratto 49 milioni di euro agli italiani vai a capo del governo,se sei il sindaco di Riace e sei non colluso con la mafia e dai anche dignità e speranza alla vita delle persone più deboli vieni arrestato.
— Luigi de Magistris (@demagistris) 14 ottobre 2018
