Riccione, cosa è emerso sul caso delle sorelle investite dal treno
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Riccione, cosa è emerso sul caso delle sorelle investite dal treno

Treno in transito

Non è emersa nessuna irregolarità commessa sul treno Frecciarossa che a luglio ha investito le due sorelle alla stazione di Riccione.

Una mattina dello scorso luglio le due sorelle si trovavano nella stazione di Riccione aspettando il treno che le riportasse a casa, a Bologna. Purtroppo a casa non ci sono mai tornate, travolte dal Frecciarossa in arrivo mentre loro aspettavano. Sono stati acquisiti dalla Procura di Rimini i dati dell’accaduto, aperto un fascicolo conoscitivo sul caso in questione. Nessuna irregolarità sul Frecciarossa è emersa.

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Treno in transito
Treno in transito

La tragedia

Giulia e Alessia Pisanu, due sorelle bolognesi di 12 e 17, che lo scorso 31 luglio si sono recate nella stazione di Riccione per fare ritorno a casa. Le ragazze sono state travolte dal treno in corsa davanti gli occhi di tutti i passeggeri e le telecamere che hanno registrato la tragedia. Si ipotizzava che una delle sorelle avesse cercato di aiutare l’altra a salire dalla banchina su cui era seduta, ma l’arrivo del Frecciarossa è stato fatale per entrambe.

Le ragazze sono state identificate grazie al ritrovamento del cellulare di una di loro. Secondo alcune testimonianze di chi ha assistito alla scena sembra però che le adolescenti, dopo una notte in discoteca, abbiamo attraversato pericolosamente i binari per andare verso il treno fermo che puntava verso Ancona.

Gli accertamenti della procura

A due mesi di distanza, la Procura di Rimini apre il fascicolo conoscitivo per trarre le sue conclusioni sul caso. Da ciò che emerge, il treno procedeva ad un’andatura consona su quel tratto di strada, anzi andava anche leggermente più piano. Sembra che non abbia raggiunto neanche i 200 chilometri all’ora. Inoltre, il macchinista ha azionato immediatamente la frenata d’emergenza appena ha visto le due ragazze sui binari, ma l’impatto è stato ugualmente fatale. Si escludono anche le irregolarità tecniche sullo stato del treno. Insomma, nulla che abbia potuto causare la morte delle due sorelle.

Vittorio, il papà delle due ragazze, annuncia la volontà di costituire un’associazione per aiutare i giovani. Dichiara: “Ho tante idee nella testa, il mio obiettivo principale è quello di cercare di fare un po’ di bene ogni giorno per non sprecare il tempo che ci viene donato. Aiutare i ragazzi a crescere, sensibilizzarli nello stare lontano da certi ambienti. Perché la morte delle mie due figlie non risulti vana e perché non accada mai più”.

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ultimo aggiornamento: 10 Settembre 2022 17:31

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