La ricetta elettronica è un documento digitale che sostituisce la classica ricetta, ma come funziona esattamente?
Con il decreto Milleproroghe, il governo Meloni ha deciso di prorogare il provvedimento sulla ricetta elettronica. La misura, che è stata introdotta nel marzo 2020, ha attualmente una scadenza posticipata al 31 dicembre 2024. Con questo nuovo metodo i cittadini hanno la possibilità di non recarsi ogniqualvolta dal proprio medico curante.
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Dall’inizio della pandemia da Covid sono state diverse le misure attuate per evitare un affollamento di persone nei posto chiusi. Anche l’introduzione della ricetta medica è stato un passa avanti che, oltre ad evitare il sovraffollamento, ha semplificato anche le procedure e i tempi di attesa per i pazienti. La misura, inoltre, è stata prorogata per tutto il 2024.
Come funziona?
Per i cittadini italiani è ormai possibile richiedere la prescrizione dei farmaci in maniera telematica, che sia attraverso SMS, WhatsApp o email. Per far ciò, il medico curante si collega al portale del Ssn e inserisce i dati del paziente e della prescrizione, successivamente genera l’NRE (Numero di Ricetta Elettronica) e stampa un promemoria cartaceo della prescrizione che consegnerà al paziente.
Per quanto riguarda i farmaci non a carico del Ssn, la ricetta dematerializzata viene individuata dal Numero di ricetta bianca elettronico (NRBE) e un numero breve detto PIN-NRBE. Il paziente può quindi recarsi in farmacia con uno dei due codici insieme alla tessera sanitaria per ritirare il farmaco.