L’attore famoso racconterà la sua versione dei fatti sulla nava bloccata dal leader della Lega a Lampedusa.
Richard Gere testimonierà contro Matteo Salvini. Una notizia difficile da immaginare e che nessuno si sarebbe sognato di inventare. Il fatto però è veritiero e a confermarlo è stato lo stesso attore, intervenuto sulle pagine del Guardian. Gere parlerà in tribunale riguardo a ciò che è successo sulla nave, bloccata per 19 giorni vicino a Lampedusa, al centro del processo contro l’attuale ministro delle Infrastrutture e trasporti, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
La testimonianza di Richard Gere
“Abbiamo visto più di cento persone a bordo – ha affermato Richard Gere – e mi sono vergognato che abbiamo così tanto e non siamo in grado di abbracciare questi altri esseri umani, i nostri fratelli e sorelle che erano affamati, traumatizzati. Se gli fosse stato detto che la barca sarebbe tornata in Libia, sarebbero saltati in acqua e si sarebbero annegati, e ho sentito che era nostra responsabilità portare quanta più luce possibile. Voglio dire, nell’Italia profondamente cristiana, come è potuto succedere? È criminale aiutare le persone bisognose? È stato sbalorditivo per me”.
Gere, il 9 agosto del 2019, aveva distribuito cibo ed acqua ai 147 migranti presenti su quella nave. Con lui, quel giorno, era presente il fondatore di Open Arms, Oscar Camps. L’avvocato di parte civile, Arturo Salerni, ha affermato che sarà chiesta la citazione dell’attore nella prossima udienza del 15 settembre. La star hollywoodiana avrà un ruolo chiave nel riferire quali fossero le condizioni a bordo dell’imbarcazione. “Non conosco chi è sotto processo– ha concluso Richard Gere -, sono un testimone, né più né meno. E quello che ho visto posso condividerlo con il resto del mondo se mi viene chiesto”.
