Toyota, richiamo per un milione di unità a rischio incendio
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Toyota, richiamo per un milione di unità a rischio incendio

Richiami Toyota

Richiami Toyota per possibile corto circuito tra due cavi del motore; coinvolti i modelli di Prius e C-HR prodotti in Giappone tra il 2015 ed il 2018. Al momento un solo incidente documentato.

Maxi richiamo in vista per la Toyota. Il costruttore giapponese ha annunciato, tramite una nota stampa, una vasta operazione di ritiro su scala globale che coinvolgerà oltre un milione di autovetture. I modelli coinvolti nell’operazione di richiamo sono la Prius e il SUV C-HR, oltre mezzo milione dei quali venduti solo in Giappone stando a quanto riferito dal portavoce dell’azienda, Jean-Yves Jault. Il secondo mercato maggiormente interessato da questo richiamo è quello degli Stati Uniti, dove le unità a rischio sono 192.000; il gruppo giapponese, nella nota stampa diramata in merito, ha fatto sapere che i proprietari dei modelli ‘a rischio’ saranno avvertiti via e-mail.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

La causa dei richiami Toyota C-HR e Prius

La Toyota ha spiegato in dettaglio qual è il motivo che sta alla base di una così vasta operazione di richiamo. Il problema riguarda i cavi cablati che si collegano all’unità di trazione ibrida. L’accumulo di polvere potrebbe, con il tempo, provocare l’usura della cablatura a causa delle vibrazioni del veicolo. Questa evenienza porterebbe i due cavi scoperti a venire in contatto, provocando un corto circuito elettrico, dal quale potrebbe scaturire un aumento di temperatura interna tale da provocare – nel più estremo dei casi – un incendio.

Richiami Toyota
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/69929929@N06/28960912318

I modelli Toyota interessati dal richiamo

I modelli Toyota richiamati nell’operazione sono stati prodotti in Giappone nel periodo compreso tra il giugno del 2015 e il maggio 2018 e includono la Prius di ultima generazione – comprese le variante ibride plug-in – e il SUV crossover C-HR ibrido venduto in Giappone, Europa, Australia ed altri paesi. Al momento, ha riferito il portavoce Toyota, è stato documentato un solo caso in cui un corto circuito interno ha provocato l’emissione di fumo da parte della vettura. Intanto, nel paese del Sole Levante sono già cominciati i ritiri, su disposizione del Ministero dei Trasporti.

L’operazione rappresenta uno dei più sostanziosi richiami Toyota tra quelli slegati dallo scandalo degli airbag Takata; nel 2016, la compagnia ritirò quasi tre milioni di auto, quando ci fu un richiamo Toyota Prius per una perdita nei serbatoi. Per quanto riguarda le cifre esatte dei richiami, fonti di settore riferiscono di 554.000 unità in Giappone, 192.000 negli Stati Uniti (e 217.000 in tutto il Nord America) e 219.000 in Europa; il resto da dividere tra Australia e altri mercati per un totale di 1.030.00 autovetture.

Intanto l’azienda ha reso pubblici i dati relativi a vendite e produzione – sia interna che globale – di modelli di gamma, relativi al mese di luglio 2018; in crescita sia le vendite interne (+4.1%) sia le esportazioni (+ 9.7%), così come registra un buon incremento anche la produzione fuori dal Giappone (+9.2%).

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/69929929@N06/30292108878

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/69929929@N06/28960912318

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 5 Settembre 2018 16:44

CarPlay: cos’è, come istallarla e come utilizzarla

nl pixel